mercoledì 6 marzo 2019

Suicide Squad (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/04/2017 Qui - Nonostante io adori l'universo Marvel, già seguire il suo di universo è qualcosa di tremendamente difficile, ora che io riesca anche a seguire quello della DC diventa alquanto complicato, ma poiché il mondo dei fumetti e quello dei comic-movie mi piace da sempre non potevo non seguirlo, per cui dopo Arrow e Flash (a cui aggiungiamo Supergirl) in versione serial televisivo, ecco che dopo il discreto L'Uomo d'Acciaio del 2013, che seppur non esente da difetti mi era piaciuto, e Batman v Superman: Dawn of Justice, che purtroppo non ho visto ma probabilmente avrei voluto già prima vedere perché un clamoroso (e alquanto sorprendente) spoiler c'è nell'introduzione del film in questione, ecco finalmente Suicide Squad (visto grazie a Infinity premiere). Film del 2016 scritto e diretto da David Ayer (regista del più che riuscito Fury con Brad Pitt), terzo in ordine di uscita nonché temporale dell'universo DC, che come detto contiene uno spoiler, poiché dal film che segue le vicende dopo i fatti accaduti nel film di Zack Snyder, scopriamo infatti che Superman (il mio eroe preferito e secondo me quello più forte di tutti) è morto. Per questo e per tanto, non solo io ho mandato il boccone amaro giù, ma un ente governativo segreto, gestito da Amanda Waller (donna pragmatica e senza scrupoli) e chiamato Argus, crea (promettendo loro una riduzione di pena se riusciranno a sconfiggere una oscura forza malefica che potrebbe distruggere la Terra) una task force composta da super criminali. Del gruppo mal assortito, affidato alla responsabilità del militare Rick Flag, fanno parte l'infallibile e tormentato cecchino Deadshot, la sensuale e svitata compagna di Joker, Harley Queen, il ladro scassinatore Capitan Boomerang, il mostruoso Killer Croc, cannibale dalle sembianze di un coccodrillo, il riluttante El Diablo, giovane ispanico capace di emettere fuoco, la spadaccina giapponese Katana (a proposito di quest'ultima, sia lei, Waller e Deadshot li ho già avuto modo di 'conoscerli' in Arrow, che in verità non è proprio il massimo). Il loro nemico è l'antica strega Incantatrice, che si è impossessata del corpo dell'archeologa June Moon. E con poco allenamento, nessun piano, vaghe promesse in caso di vittoria e una capsula esplosiva in corpo che li convince a non disertare, la squadra che si autodefinisce suicida è così mandata sul campo. Non tutto però è così semplice come sembra all'apparenza e lo squadrone dovrà presto farà i conti con un'inaspettata situazione.
Partendo dal presupposto che il film mi sia moderatamente piaciuto, questo film non è quello che mi aspettavo, mi aspettavo un eccelso film ma purtroppo non è stato così, almeno non in parte e non in quella migliore. La nuova produzione DC infatti delude sotto molti punti di vista risultando una pellicola leggermente superficiale, priva di originalità e piena di cliché e stereotipi che da un film basato su questi personaggi è intollerabile. Per carità, non è inguardabile, si lascia guardare anche troppo. Il ritmo è abbastanza sostenuto per tutta la durata. Un montaggio serratissimo, quasi a scatti, e una storia raccontata cosi e cosi, però, non permettono di godere a pieno l'esperienza del film. Ci sono delle svolte narrative, soprattutto sul finale, veramente prevedibili e scontate per un film che si proponeva di essere "diverso". In più la trama è davvero esile e poco originale ed offre ben pochi colpi di scena. Il film di David Ayer non riesce inoltre ad essere corale, in quanto tutto il racconto è evidentemente sbilanciato a favore dei personaggi più "cool". Ma ciò che manca davvero è la percezione della malvagità dei protagonisti, eroi sfortunati più che cattivi. In compenso la gestione delle scene d'azione è più che dignitosa (seppure non siano mai così memorabili), grazie ad una fotografia che non perde la chiarezza nemmeno nelle scene meno illuminate. Insomma non proprio eccezionale, anche se non tutto è da buttare, ovvio, funzionano infatti singoli frammenti, l'iconografia, qualche spunto e sprazzi di spirito anarcoide, e soprattutto il cast. 

Un cast che seppur in qualche punto (e personaggio) è alquanto sprecato, è comunque uno dei pregi (perché sì ci sono anche) della pellicola. Il cast è infatti formato da ottimi attori tra cui spiccano su tutti Jared Leto, Oscar nel 2014 per Dallas Buyers Club come miglior attore non protagonista, Will Smith che ultimamente ha dato un ottima prova in Zona d'ombra e Margot Robbie attrice nota per la sua bellezza e per aver partecipato in film come The Wolf of Wall Strett a fianco di Di Caprio e per aver interpretato Jane in The Legend of Tarzan, poi inoltre troviamo Joel Kinnaman, Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood ed infine Cara Delavigne (sempre bella ragazza), ci sono anche delle piccole comparse per Ben Affleck nel ruolo di Batman e per Ezra Miller nel ruolo di Flash. Ma per quanto accattivante, l'insieme (a cui aggiungiamo momenti comici troppo brevi comunque giusti per il tono fortunatamente meno cupo del film) è un'equazione sbagliata e sballata, tremendamente pompata, ci stanno la retorica e l'epica sbagliata, vanno bene la sostanza e l'estetica da giocattolone-fumettone-cartoon, non disturbano nemmeno i raccordi da continuity (batman-flash-questione metaumani-rispetto cronologia), si accettano finanche fasi di stanca e intermezzi improponibili (la scena al bar), però la solita deriva/caciara da fine del mondo, con tutto quel che ne comporta e consegue, no. Che pesantezza, che esagerazione, che faciloneria. E che ridicolaggine, con tutto quell'armamentario fantasy di riporto difficile da reggere.
Tutto per colpa di una regia che non trova alcuno spunto artistico, risulta banale, scontata e senza carisma, la sceneggiatura è sottotono e irritante, i dialoghi sono piatti e talvolta noiosi, scontati e banali, in alcune scene poi sembra che David Ayer non sapeva come concludere determinate scene, finendo in conclusioni estremamente affrettate, ridicole e senza alcuna profondità che faccia capire veramente l'animo e la indole dei protagonisti. La caratterizzazione dei personaggi è difatti insufficiente, si da molto spazio a Deadshot, Harley e El diablo, ma gli altri protagonisti non hanno sostanzialmente né un inizio né una fine. Il Villain è uno dei peggiori mai visti negli ultimi 20 anni di DC come minimo, piatto, senza un carisma, senza un motivo concreto del perché sta facendo ciò che sta facendo. Certo gli attori reggono benissimo le loro parti, un Jared Leto molto carismatico e funzionale, ma il suo personaggio è stato inserito nel peggio dei modi. Per fortuna a risollevare le sorti in questo frangente ci pensano ovviamente Will Smith (Deadshot), seppur troppo amorevole padre visto il suo lavoro, anche se il suo è un personaggio azzeccato che è in parte neutrale, Jay Hernandez (El Diablo) che se anche come detto prima ha avuto una parte marginale, il suo personaggio mi è piaciuto lo stesso anche per la sua storia prima degli accaduti e per le scene con cui si scatena dopo la sgridata di Deadshot e per il suo altruismo nella scena finale, ma soprattutto lei, Margot Robbie (Harley Quinn), provocante, ironica, forte, pazza e legata ossessivamente al suo amato, in una parola sola, indovinata, complimenti davvero per l'interpretazione. 
Poiché anche se tutti per lo più notano la sua bellezza, in questo film da anche prova di saperci fare interpretando una pazzoide in piena regola, con alcuni momenti anche di drammaticità e di saper cambiare faccia al suo personaggio in unica scena, credo proprio farà tanta strada la giovane attrice. Ma in Suicide Squad meritano menzioni gli effetti speciali del film, bellissimi e che hanno svolto un buon lavoro grazie ai loro artefici, d'altronde l'Oscar vinto al miglior trucco, a cura di Christopher Nelson, Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, è più che giustificato. Soprattutto però il merito, la nota e il pregio più grande è la bella colonna sonora (composta da Steven Price il quale si è aggiudicato un Oscar proprio in questa categoria per Gravity nel 2014) che riprende bellissimi pezzi Rock storici (ed inoltre i Twenty One Pilots hanno intitolato il suo ultimo album Suicide Squad per il loro brano Heathens presente nel film nei titoli di coda) e la fotografia che funziona per tutta la durata. Però nonostante questo è un parecchio deludente, dato che la pellicola non scava a fondo nei personaggi, risulta molto superficiale, con altrettanti buchi di trama inaccettabili, molti soggetti come la Samurai, Killer Croc, l'uomo rampino, l'uomo Boomerang e addirittura lo stesso Joker sono inutili, non influenzano in alcun modo il susseguirsi degli eventi (confusi e strambi nonché prevedibili) e sembrano buttati li solo per far presenza e scena, un po' come tutto il film, che si basa solamente sul far scena grazie a bellissime musiche, ma che sostanzialmente una volta finito queste scene risultano vuote, senza un qualcosa.
Male per un film di cui tutti si aspettavano originalità, poiché non si era mai visto prima una squadra di cattivi, ma che alla fine finisce per essere come mille altri Comic movie, i peggiori Comic movie. In più ho davvero trovato forzato che una squadra con due soli meta-umani riesca a sconfiggere un mostro così potente, anche se in verità così tanto forse non era. Quindi per concludere questo è un film moderno/colorato e folle, sicuramente è stato fatto per il pubblico giovane e non per i nostalgici dei vecchi Batman e Joker, un film che poteva dare molto di più di quello che ha dato, si perché come già detto la trama è poca cosa, cosa che gli fa perdere molti punti a favore anche se la prova dei vari Robbie, Smith e Hernandez sono state ottime, il cast però non è stato sfruttato al meglio e dando ruoli marginali a chi forse poteva dare maggiormente il suo contributo, un film in pratica per fare divertire la gente e non per dare una morale di giustizia come gli altri del genere, visto che inoltre qui si parla di criminali, anche se alcuni di loro fanno intravedere la loro umanità e affetto per le persone che hanno perso in passato o che pensano di perdere in un futuro prossimo. Un film molto aspettato con trepidazione dalla gente da me compreso ma che non ha impressionato per niente. In conclusione, un film guardabile da vedere senza troppe aspettative anche se bello, poiché seppur anche io sono stato deluso un po', alla fine non è proprio un film da buttare, anzi, ma qualcosa in più doveva e poteva starci. Voto: 7-