venerdì 8 marzo 2019

Miles ahead (2015)

Mini Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/04/2017 Qui - MILES AHEAD (Biografico, Usa 2015): Tra il 1975 e il 1980 il grandissimo trombettista Miles Davis (che sinceramente non conoscevo) si eclissò dalle scene, niente dischi, niente concerti, dopo quasi tre decenni di attività intensissima. Le biografie e i documenti relativi a quegli anni non hanno aiutato a fare luce su ciò che davvero accadde a una delle stelle più luminose del firmamento jazz. Così, con molta fantasia, prova a raccontarcelo un suo grande estimatore, Don Cheadle (già protagonista di film come Crash, la saga di Ocean'sIron Man e seguiti..), in veste tanto di regista quanto di interprete, peraltro assai somigliante all'originale. Il film (comunque poco convincente) ruota sull'esistenza di un nastro che avrebbe avviato la svolta funky di Davis. Da una parte gli squali della CBS, dall'altra uno scapestrato giornalista di Rolling Stone (un Ewan McGregor parecchio sottotono) provarono a portare via il nastro al suo legittimo proprietario, tra session in studio, flashback dei tempi d'oro, una gamba sciancata, uno sfondo razzista quasi impercettibile e tirate di cocaina senza freni (non male insomma..). Ma il film seppur musicalmente discreto e pochino interessante, si perde in un montaggio abbastanza poco dinamico e soprattutto su inutili rivoli narrativi, il regista infatti (seppur nella sua prima esperienza), mette troppa carne al fuoco e alla fine quel che resta è il fumo. Voto: 5