lunedì 27 novembre 2023

Non aprite quella porta (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Ennesimo sequel del famigerato Non aprite quella porta, questa volta targato Netflix. Dunque il senso di questa operazione è molto simile a quello fatto da David Gordon Green per Halloween, solo che in questo caso ne manca lo spirito ed il regista David Blue Garcia che dirige per procura sotto i lumi di Fede Alvarez non aggiunge nulla. Profondamente ambientato in quel Texas rurale del film originale qui l'ambientazione è sempre texana ma piuttosto anonima ed incolore, contrariamente ad Halloween e lo stesso recupero del personaggio di Sally non è sufficiente. Ovviamente Leatherface la sua bella dose di massacri non la fa mancare ma è sempre la solita mattanza che si può vedere in un qualsiasi slasher, a parte il massacro sull'autobus, forse la scena migliore/peggiore del film. Un film che con un altro titolo avrebbe sicuramente fatto una figura migliore, così invece sia inutile che mediocre. Voto: 4

Creep (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Lo spettatore più esperto, e forse anche quello che lo è meno, mangerà la foglia già dall'inizio. Eppure questo piccolo thriller (girato in stile found footage) riesce comunque a coinvolgere ed a creare suspense ed interesse nello spettatore per tutta la durata con alcuni momenti effettivamente inquietanti, nonostante non succeda poi chissà che cosa. Probabilmente il pregio maggiore del film sta nell'essere più realistico di altri film simili e per questo in grado di creare un'ansia più credibile. Molto bravo Mark Duplass e pure Patrick Brice in veste di regista/attore/sceneggiatore il quale si inventa continui cambi di direzione che tengono sulle spine lo spettatore. Fatto con due lire e tenuto su da poche, ma chiare, idee che funzionano abbastanza bene, però non perfettamente, difetti infatti non mancano (momenti morti inclusi). Finale, non così a sorpresa, che lascia spazio ad un sequel poi girato dallo stesso attore-regista. Voto: 6

A Sun (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - A Taipei una serie di eventi tragici colpiscono un nucleo familiare. Dalla cinematografia taiwanese un'opera notevole che non lascia indifferente per il notevole impatto drammatico della storia ma contemporaneamente per il carattere sobrio della narrazione (curata nell'evoluzione dei vari personaggi). Gli eventi tragici che si susseguono vengono raccontati con raro senso della misura e in modo visivamente pregevole per la particolare eleganza delle inquadrature. Dall'inizio quasi in chiave horror all'epilogo illuminato da una timida luce di speranza, lo spettatore è coinvolto in un carosello di emozioni in cui trovano spazio, accanto al dramma e al dolore, parentesi oniriche e struggenti flashback (l'evento a metà del film è una scossa inaspettata ed imprevedibile). Una bella sorpresa, un film che gioca molto sulla bravura degli attori, riuscendoci in maniera ottimale. Un film che, con il respiro del grande romanzo classico e l'inquietudine del thriller moderno, dove ogni sottigliezza diventa gesto epico e ogni volto una mappa dell'animo umano, si staglia indelebile. Voto: 8

Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Il tocco femminile alla regia (quello di Susan Johnson) si nota principalmente nel modo in cui viene sottolineata la sensibilità mista a timidezza della giovane protagonista, alla quale la sorella minore giocherà un tiro talmente brutto da coinvolgerla in una serie di simpatiche quanto imbarazzanti vicissitudini. Attori in parte (in primis la graziosa Lana Condor), trama dai risvolti abbastanza prevedibili che presenta qualche voluta esagerazione alla maniera americana (ma che ben rispecchia i turbamenti e i disagi dei teenager di oggi), ritmo sostenuto. Niente male. Una commedia giovane (con un'idea e delle dinamiche di base poco originali ma gradevolmente realizzata) che intrattiene senza incertezze e senza strafare. Voto: 6

L'avvertimento (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Interessante pellicola spagnola che mescola abilmente matematica e thriller giocando con disinvoltura su piani temporali ben distinti. Una forma più che accettabile quella adottata da Daniel Calparsoro, con sequenze dall'indubbio fascino e una direzione attoriale più che meritoria. Peccato che la sceneggiatura (sebbene supportata da idee vincenti, anche se non troppo originali) non sappia concludersi con un finale di livello, riservando allo spettatore un senso di delusione e di occasione mancata. Nel mentre, si apprezza la bravura di Raúl Arévalo, già ottimo interprete di altri film, tra questi La Isla minima. Nel complesso insomma, non è affatto male, non brutto e nemmeno noioso, ma i bei thriller sono altri. Voto: 5,5

Nimona (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Grafica mediocre, a me non è piaciuta, ma storia (di un cavaliere che rischia grosso a causa di un crimine non commesso e chiede aiuto a Nimona, un'adolescente mutaforma) davvero interessante, degna di considerazione. Nonostante il tema (principale) trattato non sia originalissimo (la paura del diverso) è comunque meritevole di attenzione, essendo sempre attuale e prodigo di riflessioni ed emozionalità di un certo peso. Non mancano i momenti divertenti (senza dubbio le trasformazioni in animali, sempre grottescamente colorati di rosa, dell'intrepida protagonista dalla dentatura vampiresca risultano di volta in volta simpatiche) così come non mancano quelli più intensi e drammatici, in un riuscito mix di emozioni e sensazioni varie e dettagliate, nonostante il politically correct che ormai sta condizionando il cinema di oggi. Non eccezionale, ma non male questo film d'animazione Netflix. Voto: 6

Linee parallele (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Linee Parallele è una storia originale di Netflix e vanta una straordinaria performance di Lili Reinhart. È un film (diretto da Wanuri Kahiu) che può essere interpretato in molti modi ma ti insegna che i sogni si possono realizzare, soprattutto se sono segnati nel tuo destino. Linee parallele, in pieno stile Sliding Doors, mostra come un singolo momento possa cambiare per sempre la nostra vita. Lo fa narrando una storia che si biforca in due strade differenti che, però, non smettono mai di trovare punti di congiunzione verso un inevitabile lieto fine. Una commedia buonista e prevedibile (divisa tra commedia romantica e storia di formazione) capace di regalare un paio d'ore d'intrattenimento ma facilmente dimenticabile. Voto: 6

Project Power (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Se in One Piece erano i frutti del diavolo a dare i poteri ai personaggi, in questo Project Power sono delle pillole di provenienza animale. Il concetto è lo stesso ma cambia la formula. Fanta-action passabile ma non trascendentale, qualche difetto lo si nota facilmente, dotato di un ritmo discreto e un paio di protagonisti affidabili (per cui con due attori come Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt che sono sempre sul "pezzo", specie il secondo, c'è da rilevare la giovane Dominique Fishback che fa una bella figura), delle scene orchestrare discretamente (gli effetti rendono inoltre giustizia, dando una buona interpretazione dei poteri) e una trama lineare quanto basta per avere voglia di guardarlo fino alla fine. Uno spettacolo tutto sommato godibile per un film che con una sceneggiatura meno confusa sarebbe stato di livello più alto ma che nel complesso è vedibile se non si hanno aspettative troppo alte. Voto: 6

Granchio nero (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - L'assenza di spiegazioni in merito conferisce al film (di fantascienza bellico ambientato in Svezia) un senso metafisico ma priva anche di un adeguato contesto i quesiti etici con cui i protagonisti dovranno fare i conti. Se la trama suscita qualche perplessità, convince invece la messa in scena grazie alla spettacolare fotografia dai toni gelidi e all'efficace colonna sonora. Non posso assegnargli la sufficienza piena per le cacchiate troppo evidenti sparse qua e là, ma gli posso riconoscere una certa atmosfera di genere che riesce a renderlo accessibile e mediamente interessante. La Noomi Rapace ormai sembra essere a proprio agio in ruoli di questo tipo, ritagliandosi uno spazio bello grande quando si tratta di pellicole action, il resto del cast fa il suo e la storia procede abbastanza speditamente verso la fine, seppur con alti e bassi e una certa prevedibilità di fondo. Rimane tuttavia una pellicola piuttosto godibile. Voto: 5,5

Ni no kuni (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Parto dalla premessa che di "Ni no Kuni" non ho mai provato i giochi, e del titolo sapevo solo che ricalca lo stile Ghibli, cosa evidentissima anche per chi non lo sapesse. Mi sono approcciato al film sia per la curiosità data dallo stile sia perché la trama (seppur banale) mi sembrava carina, il classico film da vedere senza enormi aspettative, sostanzialmente. Nonostante la visione sia stata più che piacevole, devo ammettere che (a distanza di un paio di giorni e a mente più lucida) la pellicola non sia assolutamente niente di eccezionale. Atmosfere coinvolgenti, bella storia, anche se girata in modo un po' raffazzonato, con le regole per passare da un mondo all'altro che vengono sconfessate quando serve alla sceneggiatura ed i legami tra i personaggi dei due mondi che non sempre sono descritti in modo lineare. Ma nonostante gli evidenti difetti, non mi è dispiaciuto. Forse perché il proposito di affrontare qualche tematica interessante c'è ed è evidente, per quanto poi cali nel prosieguo della pellicola. Una pellicola a cui manca il plus per essere qualcosa di più. Voto: 6+

Outside the Wire (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Un pilota di droni e un soldato androide collaborano sul fronte dell'Europa dell'Est per sventare una minaccia nucleare. Pellicola fanta-bellica ambientata nel 2036, è un prodotto realizzato all'insegna del puro intrattenimento. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni (confusa nello sviluppo della trama), superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale (tra gli attori Anthony Mackie). Vedibile ma scontato e poco interessante. Voto: 4,5

Tyler Rake 2 (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Secondo (preventivabile) capitolo (targato Netflix) dedicato a Tyler Rake, mercenario ex SASR (sapevamo che non era morto). L'evasione dal carcere georgiano, Vienna ed il confronto finale presso la chiesetta. Queste sono le tre lunghe sequenze, specialmente la prima che compongono il film. Due ore di combattimenti fittissimi con qualche scena di raccordo giusto per giustificare che ci sono anche dei personaggi, che tuttavia servono a gran poco se non in funzione dell'azione stessa. L'evasione è molto bella, ben coreografata, anche se il momento in cui si sposta nel cortile ho avuto parecchi déjà-vù con The Raid 2. Certamente il grosso budget si vede, come si vede l'uso del green screen (gli elicotteri). Sembra la descrizione di un brutto film, ma non lo è perché il regista (Sam Hargrave, lo stesso del primo capitolo) sa fare il suo mestiere e se affermassi che mi ha annoiato mentirei in maniera spudorata. Voto: 6

The Pale Blue Eye - I delitti di West Point (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Nel 1830 un brutale omicidio scuote la leggendaria accademia di West Point. Un astuto investigatore verrà affiancato nelle indagini da un giovane poeta di nome Poe. Tecnicamente molto curato, il nuovo film si Scott Cooper ci restituisce ancora (dopo Hostiles) un Christian Bale tormentato e intenso, magnetico protagonista di una vicenda che mescola in maniera intrigante intreccio giallo e aspetti esoterici in bilico tra credenza e superstizione. Qualche forzatura di trama non scalfisce un tutto sommato riuscito thriller di ambientazione storica. Sebbene lento, si fa seguire grazie a una narrazione chiara che mette i fatti uno dietro l'altro senza parentesi inutili (bella ambientazione innevata, con uno stile retrò che crea un'atmosfera ispirata). Il twist finale è disonesto (seppur sorprendente) ma affrontato con la giusta drammaticità. Merita senz'altro una visione. Voto: 6,5

I Don't Feel at Home in This World Anymore (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Opera con tutti i pregi e difetti del Sundance. I primi risiedono soprattutto nella prova convincente della coppia protagonista (bene Elijah WoodMelanie Lynskey sorprende in positivo, dopo tanti ruoli di secondo piano) e nella regia (ad opera dall'attore Macon Blair, alla sua prima prova dietro la mdp) che complessivamente mostra una buona predisposizione per le inquadrature, i secondi sono evidenti nel mescolamento di generi diversi tra loro (da commedia a drammatico a pulp) che generano nel complesso un'opera di non facile presa. La deriva pulp, se avulsa dal contesto e valutata tecnicamente, offre molte soddisfazioni, peccato che non fili bene con il resto. Un'opera particolare che una visione la merita. Voto: 6

Apostolo (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Gareth Evans dopo aver riscritto le regole del cinema action asiatico con i due ottimi "The Raid" confeziona una pellicola piuttosto atipica, una sorta di thriller che strizza più di un occhio all'immortale "The Wicker Man" con la sua straniante comunità religiosa, per poi verso il finale trasformarsi in un delirante horror esoterico che non può non ricordare Lovecraft. L'inizio è davvero intrigante, ad un certo punto però il film vira verso il sovrannaturale, con qualche passaggio d'effetto ma anche qualche smagliatura nel racconto. Egli dirige sapientemente una sceneggiatura alquanto articolata e la fotografia esalta bene i suggestivi paesaggi. Tuttavia prima della conclusione finale sembra smarrirsi un po' e vengono inserite un paio di scene gore non si sa fino a che punto necessarie. L'eccessiva durata è il tallone d'Achille di questa pellicola che porta soprattutto nella parte centrale ad una caduta di tono. Accorciarlo di una ventina di minuti lo avrebbe reso indubbiamente più godibile e coinvolgente di quello che è. Nel complesso risulta un prodotto riuscito, ma certo non memorabile. Voto: 6

Entergalactic (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Si tratta di una storia d'amore come se ne vedono tante, ma nella sua normalità risulta essere un'opera davvero originale. I personaggi sono talmente ben caratterizzati che lo spettatore riesce facilmente ad immedesimarsi. Lo stile del disegno e delle animazioni è davvero clamoroso, super dinamico e con una colorazione delle tavole unica nel suo genere. La colonna sonora, anche se solo come promozione dell'album di Kid Cudi, è davvero perfetta per l'ambientazione e il doppiaggio italiano rende benissimo su ogni singolo personaggio. Con Entergalactic Netflix trova un prodotto sicuramente non avanguardistico (o perfetto), ma che poggia su solide basi e si dimostra capace di emozionare e far sognare, come ogni storia d'amore dovrebbe fare. Autobiografica però mai banale, ed allo stesso tempo tenera e appassionata. Un racconto che, sotto l'apparente leggerezza, mostra i rapporti interpersonali e fa riflettere sull'importanza di coltivare i sentimenti, soprattutto in questo particolare periodo storico, in cui la vita scorre frenetica e senza un attimo di sosta. Voto: 7+

lunedì 13 novembre 2023

Il ritorno dei pomodori assassini (1988)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - A volte ci sono dei film talmente "idioti" nel loro assunto di partenza da risultare, chissà per quale strana magia, divertenti. La pellicola in questione è un caso lampante di quanto detto pocanzi. La trama è a dir poco ridicola: pomodori assassini che cercano (nuovamente) di impadronirsi del nostro pianeta. Eppure, eppure il film per quanto sgangherato risulta divertente nella sua totale demenzialità che raggiunge livelli inauditi. Nel senso che, va bene la parodia (di B-movie fantascientifici anni '50), ma qui si esagera. Non ho visto il primo capitolo (avrei voluto ma non l'ho trovato) ma non credo fosse indispensabile anche perché all'inizio è lo stesso film (diretto sempre da John De Bello) a farci un resoconto del precedente episodio. In ogni caso sequel simpatico, ricco di gag demenziali (le migliori? le pubblicità occulte per finanziare il film) e con personaggi fuori di testa, compreso l'allupato George Clooney. Mediocre tutto sì, ma a suo modo coerente. Godibile, geniale ed irriverente, un film per tutte le (quattro) stagioni, ma senza il pomodoro. Voto: 5,5

Society - The Horror (1989)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Opera prima di Brian Yuzna nonché mio primo approccio in sua veste da regista, nella sua versione produttore/sceneggiatore invece già ben approcciato, e con buoni risultati, come in questo caso. Society è l'essenza stessa del cinema del regista statunitense, il film che lo rappresenta meglio per la sua impronta stilistica ed il suo modo d'inorridire (low budget e artigianale al massimo come da tradizione). Uno dei body horror più famosi di sempre. Un horror ironico e graffiante che sbeffeggia la borghesia e il Potere in genere. La sua forza sta nell'essere assurdo ed eccessivo senza scadere nel volgare o peggio, nella comicità involontaria. Tutto è ben dosato e, nonostante delle recitazioni discutibili, risulta un film gradevole. Devo ammettere infatti, che nella prima parte si respira un po' di tensione ed inquietudine per gli strani avvenimenti che riguardano il protagonista (a tal proposito un grande complimento per l'uso di disinibite donzelle qua e là). Poi il film esplode in tutto il suo putridume che porta a disgusto ma pure a qualche risata. In questo senso purtroppo, esso non è comunque esente da (grossi) difetti, ma da ricordare soprattutto per il suo "messaggio" (paradossalmente ancora attuale). Un film molto interessante e che spicca per originalità, soprattutto per l'epoca. La metafora che letteralmente si mangia il film, un film fuori dalle righe che decisamente fa centro. Voto: 6,5

Compleanno di sangue (1981)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Thriller (in parte certamente horror) ad eliminazione (quasi un ibrido fra lo slasher puro e il giallo all'italiana) che tutto sommato non mi è dispiaciuto. Certo la sceneggiatura non è esente da pecche (non mancano infatti le stupidaggini e le assurdità) e il regista se la prende piuttosto comoda (vivendo di alti e bassi, alternando momenti discreti ad altri scadenti), però riesce anche a far salire la tensione quando è necessario. Delitti non particolarmente sanguinosi ma diretti con una certa inventiva e il finale sarà pure inverosimile ma è innegabile che colga nel segno (di grande effetto difatti la festa di compleanno finale). Il cast non brilla particolarmente (le giovani vittime sono il solito gruppo di imbecilli), ma almeno c'è un attore di razza come Glenn Ford (chissà come ci sarà capitato) e c'è pure la bella Melissa Sue Anderson. Insomma, qualcosa funziona e qualcosa no (il ritmo lento non aiuta ed alla vicenda manca un po' di mordente), ma rimane un film divertente e cult del genere (e geniale sarà la "rivisitazione" 36 anni dopo, seguito incluso, ad opera di Christopher B. Landon), saggiamente amministrato da un onesto artigiano del mezzo come J. Lee Thompson (in carriera ha diretto più di una quarantina di film). Voto: 6

Darkman (1990)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Sam Raimi reinterpreta i grandi classici dei fumetti e film di supereroi (sarà un caso che anni dopo si sia dato alla serie de "L'Uomo Ragno"?), con un personaggio che è un po' Batman, un po' Fantasma dell'Opera, un po' Uomo Invisibile, naturalmente nello stile spettacolare e violento che contraddistingue(va) il regista. E così ci troviamo di fronte a un thriller-fantastico spettacolare nella messinscena, visivamente "tecnico" e d'impatto, violento quanto basta, ingegnoso ed avvincente. Uno di quei bei film anni '90 quando non si abusava con la CGI. Il film ovviamente non è esente da difetti, come alcune forzature davvero pesanti nella sceneggiatura o delle situazioni troppo ironiche che smorzano il climax tormentato che tanto si addice a questo personaggio (buona, oltre che doverosamente sopra le righe, la prova di Liam Neeson, sorprendente quella della Frances McDormand). Comunque, escluse queste pecche il film è da vedere almeno una volta, per scoprire questo anti-eroe affascinante ingiustamente dimenticato (divertente il cameo del mitico Bruce Campbell). Voto: 7

Killer Klowns from Outer Space (1988)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - B-Movie citazionista a metà strada fra horror e comico, con clown alieni che seminano il panico con i loro scherzi letali. Meno ingenuo di quanto possa sembrare, denota una certa inventiva mista a una buona dose di crudeltà: all'inizio i pagliacci paiono risibili nel loro modo d'agire, ma alle risate si intervallano presto sequenze inquietanti. Le trovate non mancano, anche se nella seconda parte il ritmo cala. Palloncini segugio, popcorn mutanti e ombre cinesi carnivore: i Fratelli Chiodo (in pratica al loro unico lungometraggio ed è un peccato...) portano la fantasia al potere e tra citazioni erudite e situazioni campy partoriscono un filmino di quelli traballanti ma ruspanti, zeppo di trovate bambinesche di sicura presa, con uno stuolo di attori qui meno espressivi dei killer klowns stessi (escludendo il fu grande John Vernon) e una canzoncina rock dei Dickies che frulla in testa per giorni. La fotografia ricca di colore esalta le ambientazioni fantascientifiche dell'astronave. Sarà anche una sciocchezza (trash è trash), ma mette un buonumore smisurato. Voto: 6+

Patrick (1978)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Lungi dall'essere un capolavoro, questo film su una trama semplicissima crea quasi due ore di tensione pressoché costante, imperniata sui poteri psichici del ragazzo immobile a letto con gli occhi sbarrati (su cui la macchina da presa indugia spesso e volentieri, fino all'inquietante fermo immagine finale). Un film che, pur con tutti i suoi limiti (su tutti il budget non eccelso) funziona bene ugualmente: verosimile pur nell'assurdità dei suoi presupposti, sobrio nella regia (Richard Franklin dimostra di essere a suo agio col genere), interessante e non scontato nei suoi sviluppi e nel tratteggio dei suoi personaggi. Se non si dà troppa importanza ad alcune esagerazioni ed a qualche momento morto, questa pellicola può infatti dare soddisfazione, con discreti dialoghi, qualche episodio inquietante, un paio di buone caratterizzazioni e lo stesso Patrick (vale la visione anche solo per la sua faccia). Trattasi comunque di un B-Movie, più thriller che horror (vista l'assenza di sangue), abbastanza trascurabile, che sente leggermente il peso degli anni, e da vedersi solo per curiosità. Voto: 6

Speciale Horror Vintage

Post pubblicato su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Titolo trovato, ma in realtà non sapevo come intitolare quest'ultimo speciale cinematografico dell'anno (l'appuntamento è quindi al 2024 per altri speciali), il rischio è sempre quello di far confusione o di replicare alcuni precedentemente già fatti, anche se, visto i titoli, facile era la soluzione. E infatti, come genere erano tutti Horror (seppur con diverse variazioni di tema), come caratteristiche tutti usciti tra il 1978 e il 1990 (perciò Vintage di natura ormai), cosicché l'ho nominato nel modo più semplice possibile, ovvero ed appunto, Horror Vintage. Speciale di Cinema che consiste in sei film che volevo da tempo recuperare (dopo avendoli perlopiù conosciuti tramite amici blogger) e che ora finalmente sono riuscito a vedere. Non è stato facile in verità, dato che solo Society era disponibile, al momento delle visioni, su piattaforma legale (trattasi però non di una delle più conosciute, è visibile infatti su Pluto Tv, sia in App che su Web), ma alla fine ci son riuscito, e son contento, nonostante tutto (compresi difetti, pregi e problemi vari), di averli visti questi sei (nel complesso) geniali, fantasiosi ed irriverenti film.