lunedì 22 marzo 2021

Speed Racer (2008)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/03/2021 Qui - Cosa si fa per amicizia (seppur virtuale, tra blogger), per amore del Cinema e soprattutto di Christina Ricci? Si rivede un film che mai avresti voluto rivedere, perché la prima volta che lo vedesti ti sconvolse, e in negativo. Dieci anni (e poco più) dopo, rivedendolo ti rendi conto che forse l'effetto cartoonesco era voluto, dopotutto era la trasposizione cinematografica della serie animata giapponese Superauto Mach 5 (nota negli Stati Uniti proprio come Speed Racer) degli anni sessanta (ma tu all'epoca non lo sapevi), però non sarebbe stato meglio se ne avessero fatto di questo progetto (nato dalla mente dei fratelli, ora sorelle, Wachowski, quelli/e di Matrix ma che tu ricordi soprattutto per essere stati gli sceneggiatori di V per Vendetta) un film d'animazione? Anche perché in quel caso, e più probabilmente, non avresti storto gli occhi e il naso di fronte ad uno spettacolo (visivamente e narrativamente) sfarzoso e carnevalesco decisamente estremo e sconclusionato come quello che Speed Racer (purtroppo) ti regala. Spettacolo che in parte poteva anche essere giustificato, con la scusa del voler appunto ricalcare il cartone originale, ma c'è modo e modo di realizzare una pellicola. Va da sé che il target fosse originariamente per bambini (e vederlo in età adulta comporta certamente un certo rischio), però ciò non giustifica una grafica da attacco epilettico che dura per tutta la pellicola né una storia banale e assurda (la parte moralistica dove, tanto per citarne una, si parla spasmodicamente della morte, vera o presunta che sia, del fratello del protagonista ma nessuno batte ciglia per gli altri venti o trenta incidenti mortali del film), nonché noiosa (la durata, piuttosto importante, non gioca certo a suo favore). Meravigliosa come sempre Christina Ricci, ma a prescindere, e non aiuta il film. Un film stupido, visto a cervello spento che, mai più rivedrò. Voto: 4

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