Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2021 Qui - Una dramedy bella e delicata, che parte da un equivoco simpatico quanto triste per mettere in scena una storia già vista (due amici trentennali: uno ha il cancro, ma per un equivoco pensa sia il suo amico ad averlo) ma raccontata con garbo e semplicità, in un modo che conquista lo spettatore fin dall'inizio. Molto bravi i due protagonisti (Fabrice Luchini e Patrick Bruel), affiatati e a loro agio sia nei momenti drammatici che in quelli più tristi. In alcuni momenti si ride di gusto, verso la fine ci si commuove fino alla lacrime in un film che attraversa vari stati d'animo e lo fa nel modo migliore. Non c'è niente da fare, i francesi da diverso tempo ci sanno proprio fare con le commedie, anche quando il tema è più da film drammatico. I produttori e i due registi sono gli stessi del buon Cena tra amici (Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte), ma qui l'incedere è decisamente più sommesso, sebbene qualche situazione comica non manchi. A tenere su il film, quindi, è il rapporto di amicizia virile tra i due protagonisti, che procede a ritmo forsennato fino al triste epilogo, lasciandoci però un divertito sorriso. Notevole, forse un po' arruffone ma anche spudoratamente travolgente. Voto: 6,5
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