lunedì 22 marzo 2021

Riti, magie nere e segrete orge nel trecento (1973)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/03/2021 Qui - Incomparabile horror che viaggia allegramente tra l'assurdo e l'inverosimile senza soluzione di continuità. Coloracci sparati in faccia, deliranti giochi di luce, una trama incomprensibile fra reincarnazioni e vampirismo, attori che passano vistosamente da un ruolo a un altro, passaggi dal giorno alla notte come se nulla fosse, dialoghi allucinanti, recitazione fuori controllo. Se poi ci si vuol aggiungere che ogni tanto appare qualche personaggio dal nulla e senza motivo il quadro è bello che pronto, grande capolavoro trash, completamente delirante. La pellicola non è ambientata nel trecento come fa supporre il titolo ma ai giorni nostri, ed è piena zeppa di gente che fa cose a caso senza che si riesca a capire perché, con scene erotiche inserite a casaccio, e per di più in alcuni punti fanno capolino delle scene ridicole che non si capisce se sono volontarie o no, insomma un delirio puro. Sinceramente non riesco a dire nulla sulla sulla regia, è maledettamente (e non proprio in senso buono) psichedelica (di Renato Polselli primo film visto e probabilmente anche l'ultimo), la fotografia invece è mediocre così come la recitazione (ma chi se ne frega in questo caso contano solo le tette). Si stendi poi un velo pietoso sugli effetti speciali che riescono a mandare all'aria anche quel poco di sadico si potrebbe trovare nell'opera. Per concludere devo ammettere che dare un voto ad un film del genere è veramente difficile e ha poco senso, un film che si può consigliare unicamente all'amante degli esperimenti poco riusciti, e a chi è interessato a scoprire un certo cinema che (purtroppo?) non esiste più. Eppure l'avrei salvato se avesse avuto un po' ritmo, neanche quello ha, l'unica cosa che mi è piaciuta oltre alla notevole "presenza" femminile è la bizzarra colonna sonora, il resto insalvabile. Voto: 3

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