Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/03/2021 Qui - Incomparabile horror che viaggia allegramente tra l'assurdo e
l'inverosimile senza soluzione di continuità. Coloracci sparati in
faccia, deliranti giochi di luce, una trama incomprensibile fra
reincarnazioni e vampirismo, attori che passano vistosamente da un ruolo
a un altro, passaggi dal giorno alla notte come se nulla fosse,
dialoghi allucinanti, recitazione fuori controllo. Se poi ci si vuol
aggiungere che ogni tanto appare qualche personaggio dal nulla e senza
motivo il quadro è bello che pronto, grande capolavoro trash,
completamente delirante. La pellicola non è ambientata nel trecento come
fa supporre il titolo ma ai giorni nostri, ed è piena zeppa di gente
che fa cose a caso senza che si riesca a capire perché, con scene
erotiche inserite a casaccio, e per di più in alcuni punti fanno
capolino delle scene ridicole che non si capisce se sono volontarie o
no, insomma un delirio puro. Sinceramente non riesco a dire nulla sulla
sulla regia, è maledettamente (e non proprio in senso buono)
psichedelica (di Renato Polselli primo film visto e probabilmente
anche l'ultimo), la fotografia invece è mediocre così come la
recitazione (ma chi se ne frega in questo caso contano solo le tette).
Si stendi poi un velo pietoso sugli effetti speciali che riescono a
mandare all'aria anche quel poco di sadico si potrebbe trovare
nell'opera. Per concludere devo ammettere che dare un voto ad un film
del genere è veramente difficile e ha poco senso, un film che si può
consigliare unicamente all'amante degli esperimenti poco riusciti, e a
chi è interessato a scoprire un certo cinema che (purtroppo?) non esiste
più. Eppure l'avrei salvato se avesse avuto un po' ritmo, neanche
quello ha, l'unica cosa che mi è piaciuta oltre alla notevole "presenza"
femminile è la bizzarra colonna sonora, il resto insalvabile. Voto: 3
Nessun commento:
Posta un commento