Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2021 Qui - Sorta di "Daylight" norvegese, The Tunnel è un prodotto apprezzabile in grado di sfidare senza problemi (e nuovamente) i corrispettivi disaster movie americani, che ultimamente risultano spesso deludenti. Dopo il riuscito ed apprezzabilissimo The Wave la Norvegia sfida infatti un'altra volta la sorte con un nuovo lungometraggio (il risultato non è lo stesso, ma sempre meglio di certi), che però si differenzia da quel film. The Tunnel difatti, diretto da Pål Øie, cambia le carte in tavola e modifica la formula che aveva garantito discreti risultati. Dai pericoli della natura si passa agli spazi chiusi di un tunnel, che si trasforma in una trappola mortale a seguito di un incidente stradale. Con un'ambientazione tipicamente claustrofobica, il film possedeva già in partenza un elemento vincente. Tuttavia non si arriva pienamente soddisfatti al termine della visione, anche se si è di fronte ad un prodotto accettabile e nella media. Una maggiore cura dei presupposti di base avrebbe infatti permesso al film di essere migliore. Una riflessione approfondita sull'autosoccorso e la costruzione di un'atmosfera claustrofobica efficace avrebbero difatti garantito al film una migliore riuscita. Regia e comparto tecnico sono comunque buoni, insieme a una recitazione abbastanza capace ma sicuramente non eccezionale. E nonostante i problemi in termini di scrittura il film può essere comunque salvato. Sicuramente apprezzabile è il maggiore realismo che sostituisce la piena spettacolarità (anche se qualche scivolone non manca). Si lascia guardare, non male dai. Voto: 6
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