Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2021 Qui - Godibile horror vecchio stile con svariate strizzate d'occhio ai film di John Carpenter, in particolare "La Cosa" (le creature) e "Distretto 13: le brigate della morte" (l'assedio), e a tanti altri grandi nomi del passato. Devo dire che non mancano i difetti: qualche attore non mi è sembrato all'altezza (in particolare Aaron Poole), certi dialoghi veramente banali e a volte la regia pecca di poca esperienza, però The Void nel suo complesso si fa apprezzare perché riesce a mantenere un certo alone di mistero, per l'atmosfera sinistra e per le scene gore/splatter, realizzate senza l'aiuto della CGI, nel tipico stile dei film anni '70 e '80 (il look dei mostri è di quelli che colpiscono nel segno). The Void, con una maggiore dovizia dei particolari (la trama nel suo voler essere continuamente imprevedibile e nel suo accumulare misteri finisce per risultare troppo criptica, risultando a tratti anche un pochino incoerente e senza soffermarsi molto sulla caratterizzazione dei personaggi), poteva entrare tra i cult dell'horror degli ultimi anni, invece rimane un discreto omaggio, a basso budget, alle pellicole che hanno fatto la storia nel genere, senza riuscire ad elevarsi in maniera netta. Manca infatti quel quid per renderlo davvero memorabile, tuttavia questo omaggio ha il grande merito di riportare alla luce un certo modo di concepire e fare il cinema horror, bello dal punto di vista visivo deludente da quello narrativo, si poteva fare di meglio certo, ma alla fine non si può non apprezzare il coraggio e lo stile dei due registi (spesso insieme), Steven Kostanski (era in The ABCs of Death 2) e Jeremy Gillespie. Buon horror, un'opera altamente intrigante e dannatamente nostalgica ideale per chi vuole vedere un buon film di genere. Voto: 6,5
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