Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2021 Qui - Il regista e anche scrittore William Nicholson si trova molto a suo agio nel raccontare una storia, basata su una sua vicenda autobiografica. Il regista non inventa nulla, non c'è niente di nuovo, ne capitano a migliaia di storie cosi e ognuno può riconoscersi e identificarsi in ciascuno dei protagonisti o anche in tutti e due, a seconda delle esperienze che ha avuto. Tuttavia anche se la storia è comune (la fine di una vita di coppia), il film possiede un suo garbo e una sua forza espressiva (anche se un po' prolisso e scontato), grazie anche ad un'interpretazione misurata ed equilibrata di entrambi i personaggi (Annette Bening e Bill Nighy), il paesaggio e l'ambientazione, sono una efficace cornice per questi eventi e ne amplificano l'effetto angosciante. Un film forse a tratti verboso, ma che inevitabilmente fa riflettere sulle scelte di vita che ognuno di noi fa a prescindere dalla vita matrimoniale. Voto: 6-
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