domenica 8 novembre 2020

Annabelle 3 (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/11/2020 Qui - Un (grande) passo indietro rispetto al capitolo secondo, riuscito meglio. Questo terzo capitolo della saga di Annabelle sa un po' di carrozzone di mostri e spiriti, manca tutta una certa atmosfera fondamentale per un horror, ovvero una contestualizzazione dell'infestazione. Qui invece gli spiriti escono fuori da un "cilindro", ognuno decontestualizzato. Mi è parso più che altro un grande gioco, quasi uno sfizio all'interno di un brand che ha permesso di fare anche questo. Per il resto come horror molto classico, fin troppo. Protagonisti presi dai più elementari cliché del genere teen horror, reazioni e situazioni semplicistiche. L'unica cosa è che il comparto tecnico e i tempi delle scene horror sono azzeccati, come in genere riescono a fare in questa catena di film dell'universo The Conjuring. Su quello posso comunque dire che è un prodotto sufficiente. Però purtroppo tutto il resto, situazione, dinamiche, personaggi, ambientazione, mi portano a calare la votazione, così tanto che La Llorona è leggermente migliore. Perché certo, alla fine si fa vedere senza annoiare (anonima è però la regia di Gary Dauberman), ma un vero perché non c'è, la coppia Patrick Wilson-Vera Farmiga appare solo all'inizio e alla fine, senza mai entrare davvero nell'azione, sostituiti dai classici teen (pure interpretati da giovani attori niente male, su tutti la Mckenna Grace di The Bad Seed e la Madison Iseman dei due nuovi Jumanji) che danno luogo pure a un umorismo inaspettatamente sciocco. Solo per i fan scatenati della saga. Voto: 4,5

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