martedì 25 febbraio 2020

The Bad Seed (2018)

Titolo Originale: The Bad Seed
Anno e Nazione: USA 2018
Genere: Thriller, Drammatico
Produttore: Rob Lowe, Elizabeth Guber Stephen, Mark Wolper
Regia: Rob Lowe
Sceneggiatura: Barbara Marshall
Cast: Mckenna Grace, Rob Lowe, Sara Dugdale, Patty McCormack
Marci T. House, Lorne Cardinal, Chris Shields, Cara Buono
Durata: 95 minuti

Film diretto, prodotto ed interpretato da Rob Lowe.
David è un vedovo che vive con la figlia Emma. Dopo un evento tragico, l'uomo scoprirà un atroce segreto.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/02/2020 Qui - Dopo il mediocre The Prodigy eccoci nuovamente dalle parti del genere "ragazzino diabolico", anche se in questo caso si tratta di una ragazzina e anche se in questo caso si torna al classico, né possessione né reincarnazione, ma una bambina criminale con "il diavolo in corpo". E sorprendentemente la classicità paga, e non solo perché il film essendo un remake di un classico del genere, quel Il giglio nero da molti considerato un cult capolavoro, ha già dalla sua una base di un certo rilievo, ma perché questo film thriller americano è ben fatto (seppur questo sia di stampo prettamente televisivo). Un film cattivo al punto giusto e che non si risparmia in crimini delittuosi, che fa più paura di un horror moderno qualsiasi. Perché se non si può negare che la regia di Rob Lowe (autentico mattatore dell'opera, produce, dirige ed interpreta) mostri ampiamente la propria inadeguatezza, con una dipendenza eccessiva dai droni (che sovente confondono la geografia spaziale delle scene) e con una goffa organizzazione delle conversazioni, è innegabile non accorgersi che l'ambientazione fredda e asettica, tutta pareti bianche e ordine compulsivo, contribuisca alla buona resa "psicologica" del prodotto. Un prodotto impreziosito non solo dalla presenza nel cast di Cara Buono e soprattutto di Patty McCormack (la protagonista del film del 1956), ma dall'interpretazione della little psycho Mckenna Grace (già ampiamente apprezzata in altre pellicole), molto in parte e capace di risultare al contempo snervante, dolce e occasionalmente divertente (peccato solo per il doppiaggio che ne svilisce la portata). Un prodotto che pur senza raggiungere il livello dell'originale, si fa (nonostante poi una sceneggiatura non del tutto convincente) apprezzare, risultando al fine passabile. Voto: 6+

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