martedì 11 febbraio 2020

Quasi nemici - L'importante è avere ragione (2017)

Titolo Originale: Le Brio
Anno e Nazione: Francia, Belgio 2017
Genere: Commedia, Drammatico
Regia: Yvan Attal
Sceneggiatura: Yaël Langmann, Victor Saint Macary, Bryan Marciano e Yvan Attal
Cast: Daniel Auteuil, Jean-Philippe Puymartin, Damien Zanoli, Zohra Benali, Virgil Leclaire
Jean-Baptiste Lafarge, Nicolas Vaude, Nozha Khouadra, Yasin Houicha, Camélia Jordana
Durata: 95 minuti

Daniel Auteuil e Camelia Jordana in una commedia sui pregiudizi sociali.
Un burbero docente è costretto a collaborare con una studentessa di origine araba in vista di un concorso.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/02/2020 Qui - A parte il titolo italianizzato in modo banale, tanto per trovare assonanze con il film di Olivier NakacheLe Brio è una dramedy gradevole, figlia dei nostri tempi dove l'integrazione tra razze è sempre più radicata e dove il voler amalgamare culture e realtà diverse diventa il pretesto per una storia dall'incipit poco originale ma funzionante sotto il profilo emotivo. La pellicola infatti, coraggiosa e nello stesso tempo oltraggiosa sulle ipocrisie, il perbenismo ed il conformismo che alimentano forme di razzismo dell'attuale società, che gioca la sua carta vincente sul rapporto conflittuale e classista tra i due protagonisti, costretti, loro malgrado, a costruire una relazione di lavoro che, anche se burrascosamente, salverà entrambi dai loro stessi limiti e contraddizioni, è una piacevole e riuscita commedia, a tratti anche divertente, che porge con ragguardevole disinvoltura la trappola del pregiudizio, affidata con sapiente ironia all'arte indiscussa della retorica. In questo senso Daniel Auteuil (un attore fuoriclasse che nobilita ogni pellicola attraverso l'interpretazione di sempre differenti personaggi e, pertanto, egli costituisce già un valore aggiuntivo al film) e Camelia Jordana (che per la sua performance ha conquistato il premio César come miglior promessa femminile del cinema francese), formano una coppia cinematograficamente perfetta, volutamente caricata di cliché e appunto retorica ma appagante per carisma, interpretazione e carica emozionale, tanto che appunto il film, diretto da Yvan Attal (conosciuto soprattutto nella sua veste di attore che di regista), si segue bene e senza grossi affanni (se troppe parole non stancano e una certa romanzosità non infastidisce), assicurando una linearità e un ritmo discreto che ne facilita la visione e la comprensione (i dialoghi intelligentemente brillanti). Insomma, una classica commedia francese che spicca, secondo la tradizione, in eleganza (in tal senso la colonna sonora "moderna" è altamente forbita ed efficace) e spirito arguto e, pertanto è sicuramente consigliabile. Voto: 6+

Nessun commento:

Posta un commento