Titolo Originale: Native Son
Anno e Nazione: USA 2019
Genere: Drammatico
Produttore: Matthew Perniciaro, Michael Sherman
Regia: Rashid Johnson
Sceneggiatura: Suzan-Lori Parks
Cast: Ashton Sanders, Jerod Haynes, Lamar Johnson, David Alan Grier, Elizabeth Marvel
Sanaa Lathan, Bill Camp, KiKi Layne, Nick Robinson, Margaret Qualley
Durata: 103 minuti
Ashton Sanders (Moonlight soprattutto, ma anche Captive State) in un dramma HBO.
Un giovane afroamericano viene assunto come autista da un ricco uomo d'affari, ma rimane coinvolto in un tragico evento.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/02/2020 Qui - Per un'ora si assiste a una storia ordinaria, come tante, non piatta ma poco incline a movimentare le cose. Dopo diventa una vaccata dove la sceneggiatura si avvita su se stessa in un vortice di situazioni e atteggiamenti, soprattutto quelli del protagonista, incapaci di seguire una logica costruttiva che sappia come raccontare qualcosa di vero e trasparente. Il ritmo lento di certo non aiuta lo spettatore a lasciarsi coinvolgere e, soprattutto, a farsi convincere da un film poco incisivo e pretestuoso. Un film che parte con una storia di rivalsa sociale abbastanza interessante ma che dopo il fattaccio diventa veramente studiata male e poco credibile. Non capisco cosa si voleva dimostrare, molta confusione e poche certezze, tra cui l'interpretazione di Ashton Sanders, ma esso non basta a salvare questo film della HBO, presentato al Sundance Film Festival (nel 2019), diretto da Rashid Johnson, tratto da una sceneggiatura di Suzan-Lori Parks, che si basa sul romanzo omonimo di Richard Wright, che ha pure come protagonisti attori non di primo pelo quali Margaret Qualley, Nick Robinson, KiKi Layne, Bill Camp e Sanaa Lathan, dalla mediocrità. Voto: 5
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