martedì 25 febbraio 2020

The Party (2017)

Titolo Originale: The Party
Anno e Nazione: Regno Unito 2017
Genere: Commedia, Drammatico
Produttore: Kurban Kassam, Christopher Sheppard
Regia: Sally Potter
Sceneggiatura: Sally Potter
Cast: Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson
Bruno Ganz, Cherry Jones, Emily Mortimer, Cillian Murphy
Durata: 68 minuti

Cinico humor britannico in una commedia con Kristin Scott Thomas, Timothy Spall e Bruno Ganz.
Una festa si trasforma in una serata drammatica dopo l'inatteso annuncio del padrone di casa.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/02/2020 Qui - Janet è stata nominata Ministro ombra della sanità, dà una festicciola in casa con alcuni colleghi e amici, ignorando però che suo marito Bill ha non una, ma due rivelazioni scioccanti da fare. The Party, la nuova commedia della regista Sally Potter, ruota tutta intorno, appunto, alla festa organizzata da un'esponente del partito laburista in seguito alla propria nomina al Governo. Vi partecipano, ovviamente, i suoi amici più stretti che durante il festino, si congratulano con lei. Ma nel corso della serata si verificheranno degli avvenimenti che contribuiranno ad accendere maggiormente l'atmosfera generale, già di per sé abbastanza "elettrica", ed emergerà, svelandosi piano piano, ciò che ogni invitato nasconde della propria vita. Insomma, un inaspettato gioco al massacro vero e proprio. Strutturato come una pièce teatrale, con un numero ristretto di attori (in tutto 7), ambientato per lo più in un'unica stanza (più precisamente nel salotto), e svoltosi nel solo arco di qualche ora, The Party si rivela come una commedia "nera", intrisa, pertanto, di "English humour" dove il dialogo costituisce il centro di forza di tutto il film. Ben girato e soprattutto ben interpretato da ottimi attori quali, Kristin Scott ThomasBruno Ganz (in una delle sue ultime interpretazioni), Timothy SpallCillian Murphy, solo per citarne alcuni, l'opera della regista britannica risulta un film ineccepibile, ma per nulla originale (e sicuramente non migliore) rispetto a numerose altre commedie precedenti. Vi è da riconoscere tuttavia che l'atmosfera in generale di nevrosi crescente e culminante all'ennesima potenza viene molto ben rappresentata dalla regista inglese, ed è talmente realistica da irritare quasi i nervi dello spettatore stesso. Come le bambole "Matriosche" una rivelazione ne reca un'altra e così via sino al finale estremo, ma nell'insieme, ripeto, la pellicola non presenta alcunché di nuovo nel suo genere se non essere un esercizio di stile ben eseguito e perfetto in tutte le sue parti, breve durata compresa. Con il colpo finale che appare però come una ciliegina su una torta discretamente riuscita. Voto: 6+

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