venerdì 14 febbraio 2020

I vincitori e le mie considerazioni su i Premi Oscar 2020

Post pubblicato su Pietro Saba World il 13/02/2020 Qui - In una serata in cui quasi tutto, più o meno, era scontato, non potevano di certo mancare le sorprese. Nella luccicante cerimonia, una cerimonia sobria ed elegante finalmente scevra di inutili conduttori e soprattutto di inutili sketch ed invece ben intervallato musicalmente parlando, che ha premiato il mondo cinematografico attuale, non sono difatti mancate le sorprese (tanto che come l'anno scorso io ne abbia azzeccati 8 dei miei pronostici). Una su tutte, quella della vittoria di Parasite come Miglior Film, non che questo non lo meritasse stando a quello che si dice (io infatti come già ripetuto ho visto un solo film di quelli nominati), ma mai un film non in lingua inglese aveva vinto questo ambitissimo premio, c'è riuscito questo film venuto dalla Corea del Sud, da una cinematografia che ha preso un treno per l'America, è partita da Busan, ha attraversato lande ghiacciate e desolate, ed è arrivato col suo pieno di Soju (tipica bevanda coreana fortemente alcolica, che il regista Bong Joon-ho avrà certamente consumato dopo quello che gli è successo, ovvero vincere due Premi Oscar personali, 4 complessivi) fino a Los Angeles, fino al Dolby Theatre dove si è appunto svolta domenica scorsa la 92ª edizione dei premi Oscar, un'edizione che ha visto qualcosa che non aveva ancora visto, ma che ha visto anche tantissimo altro. Partiamo dagli attori, se prevedibile era quello a Joaquin Phoenix (il suo Joker è indubbiamente unico), un'attore da me sempre apprezzato (l'unico appunto il discorso), non tanto quello a Brad Pitt, perché seppur pronosticato non me l'aspettavo riuscisse davvero a battere quattro mostri sacri che erano con lui in nomination. Tutt'altro discorso alle attrici, avevo pronosticato vincente Renée Zellweger perché sembrava scontato, non perché era giusto, giacché vedendo alcuni spezzoni (del film Judy) proprio non mi convinceva, ma ha vinto, e seppur lo ritengo un premio esagerato, così è stato. Tra le non protagoniste ecco la sorpresa (ma fino ad un certo punto) di Laura Dern, che batte un quartetto niente male, dove ad uscire sconfitta è soprattutto Scarlett Johansson, che nonostante la (una) nomination in entrambe le categorie (ovviamente con due film diversi) rimane a mani vuote. Lei che insieme all'attrice figlia d'arte (il grande Bruce Dern) erano in Storia di un matrimonio, quest'ultimo che si deve accontentare come Jojo Rabbit (l'altro film con la Johansson protagonista, che fa vincere all'adorabile Taika Waititi l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale) di un solo Oscar a fronte di 6 nomination. Esattamente come succede anche all'ennesima versione delle Piccole donne, la versione di Greta Gerwig, che vince l'Oscar della classicità, grazie al classicismo dei suoi vestiti (avrei preferito vincesse qualcosa di meno classico).
Peggio ancora è andato a The Irishman, il grande sconfitto della serata, che perde 10 a 0. L'unico suo momento felice quello regalato dal regista Bong Joon-ho in occasione del discorso di ringraziamento di quest'ultimo (vincitore del premio anche per la sceneggiatura originale), che riesce a regalare una doverosa standing ovation a Martin Scorsese. Avranno pesato le sue parole che hanno fatto discutere? Forse, sta di fatto però che neanche la Marvel con Avengers: Endgame sia riuscito a vincere un premio, neanche a vincere l'Oscar per gli effetti speciali che sembrava decisamente alla portata, e invece è 1917 a vincerlo, battendo anche Star Wars: L'ascesa di Skywalker (quest'ultimo zero su tre). A proposito di 1917, si è detto che non è come Dunkirk, eppure ha vinto ugualmente 3 premi, ed uno analogo, quello del Sonoro. Perché gli altri premi che il film di Christopher Nolan vinse, quello del montaggio e del montaggio sonoro sono andati entrambi a Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari), che si piazza al terzo posto insieme a Joker (che ha vinto anche per la migliore colonna sonora) e C'era una volta a... Hollywood (che ha vinto anche per la migliore scenografia) nella graduatoria dei film che hanno vinto più premi, ovvero 2. Tornando a 1917 di Sam Mendes, il terzo premio vinto è grazie alla fotografia del grande Roger Deakins, che dopo quello vinto per Blade Runner 2049 si ripete. Tornando invece alla graduatoria dei film che hanno vinto più premi, se non si fosse capito ad uscire vincitore è Parasite, che giustamente vince il premio (il quarto) anche per il miglior film internazionale. Vince un premio (quello per la migliore canzone) anche Rocketman, e lo vince paradossalmente grazie ad Elton John, il "personaggio" del suo biopic, ma lo vince uno anche Bombshell - La voce dello scandalo, che grazie all'ennesima prova di trasformismo (stavolta è Charlize Theron a sottoporsi a ciò) vince il premio per il miglior trucco e acconciatura, che quest'anno prevedeva nella sua categoria 5 pellicole e non più 3 come era sempre stato. Ora infine dovrei parlarvi della più grande delusione della serata (e di tutto il resto, che sono le categorie "minori"), lo farò, ma dopo tutta la lista dei vincitori dei 92esimi Academy Awards (sottolineato il mio pronostico).

Miglior film

    Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho
    1917, regia di Sam Mendes
    C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood), regia di Quentin Tarantino
    The Irishman, regia di Martin Scorsese
    Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi
    Joker, regia di Todd Phillips
    Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari), regia di James Mangold
    Piccole donne (Little Women), regia di Greta Gerwig
    Storia di un matrimonio (Marriage Story), regia di Noah Baumbach

Migliore regia

    Bong Joon-ho - Parasite (Gisaengchung)
    Sam Mendes - 1917
    Todd Phillips - Joker
    Martin Scorsese - The Irishman
    Quentin Tarantino - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

Migliore attore protagonista

    Joaquin Phoenix - Joker
    Antonio Banderas - Dolor y gloria
    Leonardo DiCaprio - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Adam Driver - Storia di un matrimonio (Marriage Story)
    Jonathan Pryce - I due papi (The Two Popes)

Migliore attrice protagonista

    Renée Zellweger - Judy
    Cynthia Erivo - Harriet
    Scarlett Johansson - Storia di un matrimonio (Marriage Story)
    Saoirse Ronan - Piccole donne (Little Women)
    Charlize Theron - Bombshell - La voce dello scandalo (Bombshell)

Migliore attore non protagonista

    Brad Pitt - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Tom Hanks - Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood)
    Anthony Hopkins - I due papi (The Two Popes)
    Al Pacino - The Irishman
    Joe Pesci - The Irishman

Migliore attrice non protagonista

    Laura Dern - Storia di un matrimonio (Marriage Story)
    Kathy Bates - Richard Jewell
    Scarlett Johansson - Jojo Rabbit
    Florence Pugh - Piccole donne (Little Women)
    Margot Robbie - Bombshell - La voce dello scandalo (Bombshell)

Migliore sceneggiatura originale

    Bong Joon-ho e Han Jin-won - Parasite (Gisaengchung)
    Noah Baumbach - Storia di un matrimonio (Marriage Story)
    Rian Johnson - Cena con delitto - Knives Out
    Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns - 1917
    Quentin Tarantino - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

Migliore sceneggiatura non originale

    Taika Waititi - Jojo Rabbit
    Greta Gerwig - Piccole donne (Little Women)
    Anthony McCarten - I due papi (The Two Popes)
    Todd Phillips e Scott Silver - Joker
    Steven Zaillian - The Irishman


Miglior film internazionale

    Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho (Corea del Sud)
    Boże Ciało, regia di Jan Komasa (Polonia)
    Dolor y gloria, regia di Pedro Almodóvar (Spagna)
    Medena zemja, regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord)
    I miserabili (Les Misérables), regia di Ladj Ly (Francia)

Miglior film d'animazione

    Toy Story 4, regia di Josh Cooley
    Dov'è il mio corpo? (J'ai perdu mon corps), regia di Jérémy Clapin
    Dragon Trainer - Il mondo nascosto (How to Train Your Dragon: The Hidden World), regia di Dean DeBlois
    Klaus - I segreti del Natale (Klaus), regia di Sergio Pablos
    Missing Link, regia di Chris Butler

Migliore fotografia

    Roger Deakins - 1917
    Jarin Blaschke - The Lighthouse
    Rodrigo Prieto - The Irishman
    Robert Richardson - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Lawrence Sher - Joker

Migliore scenografia

    Barbara Ling e Nancy Haigh - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Dennis Gassner e Lee Sandales - 1917
    Lee Ha-jun e Cho Won-woo - Parasite (Gisaengchung)
    Bob Shaw e Regina Graves - The Irishman
    Ra Vincent e Nora Sopková - Jojo Rabbit

Miglior montaggio

    Andrew Buckland e Michael McCusker - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
    Tom Eagles - Jojo Rabbit
    Jeff Groth - Joker
    Thelma Schoonmaker - The Irishman
    Yang Jin-mo - Parasite (Gisaengchung)

Migliore colonna sonora originale

    Hildur Guðnadóttir – Joker
    Alexandre Desplat – Piccole donne (Little Women)
    Randy Newman – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
    Thomas Newman – 1917
    John Williams – Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)

Migliore canzone

    (I'm Gonna) Love Me Again (Elton John, Bernie Taupin) - Rocketman
    I Can't Let You Throw Yourself Away (Randy Newman) - Toy Story 4
    I'm Standing With You (Diane Warren) - Atto di fede (Breakthrough)
    Into the Unknown (Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) - Frozen II - Il segreto di Arendelle (Frozen II)
    Stand Up (Joshuah Brian Campbell, Cynthia Erivo) - Harriet

Migliori effetti speciali

    Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron - 1917
    Matt Aitken, Dan DeLeeuw, Russell Earl e Daniel Sudick - Avengers: Endgame
    Leandro Estebecorena, Nelson Sepulveda-Fauser e Stephane Grabli e Pablo Helman - The Irishman
    Roger Guyett, Neal Scanlan, Patrick Tubach e Dominic Tuohy – Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
    Andrew R. Jones, Robert Legato, Elliot Newman e Adam Valdez - Il re leone (The Lion King)


Miglior sonoro

    Mark Taylor e Stuart Wilson - 1917
    David Giammarco, Paul Massey e Steven A. Morrow - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
    Tom Johnson, Gary Rydstrom e Mark Ulano - Ad Astra
    Todd Maitland, Tom Ozanich e Dean Zupancic - Joker
    Christian P. Minkler, Michael Minkler e Mark Ulano - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

Miglior montaggio sonoro

    Donald Sylvester - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
    David Acord e Matthew Wood - Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
    Alan Robert Murray - Joker
    Wylie Stateman - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Oliver Tarney e Rachael Tate - 1917

Migliori costumi

    Jacqueline Durran – Piccole donne (Little Women)
    Mark Bridges – Joker
    Arianne Phillips – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
    Sandy Powell e Christopher Peterson – The Irishman
    Mayes C. Rubeo – Jojo Rabbit

Miglior trucco e acconciatura

    Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji - Bombshell - La voce dello scandalo (Bombshell)
    Rebecca Cole, Naomi Donne e Tristan Versluis - 1917
    Kay Georgiou e Nicki Ledermann - Joker
    Paul Gooch, Arjen Tuiten e David White - Maleficent - Signora del male (Maleficent: Mistress of Evil)
    Jeremy Woodhead - Judy

Miglior documentario

    Made in USA - Una fabbrica in Ohio (American Factory), regia di Steven Bognar e Julia Reichert
    Alla mia piccola Sama (For Sama), regia di Waad al-Kateab ed Edward Watts
    The Cave - L'ospedale nel bunker (The Cave), regia di Feras Fayyad
    Edge of Democracy - Democrazia al limite (Democracia em vertigem), regia di Petra Costa
    Medena zemja, regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov

Miglior cortometraggio documentario

    Learning to Skateboard in a Warzone (If You're a Girl), regia di Carol Dysinger
    In the Absence, regia di Yi Seung-jun
    Life Overtakes Me, regia di Kristine Samuelson e John Haptas
    St. Louis Superman, regia di Smriti Mundhra e Sami Khan
    Walk Run Cha-Cha, regia di Laura Nix

Miglior cortometraggio

    The Neighbors' Window, regia di Marshall Curry
    Ikhwène, regia di Meryam Joobeur
    Nefta Football Club, regia di Yves Piat
    Saria, regia di Bryan Buckley
    Une sœur, regia di Delphine Girard

Miglior cortometraggio di animazione

    Hair Love, regia di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
    Dcera, regia di Daria Kashcheeva
    Kitbull, regia di Rosana Sullivan
    Mémorable, regia di Bruno Collet
    Sister, regia di Siqi Song

Dicevo prima delle delusioni, perché se si può concordare con l'Academy per tutti i premi, difficile è farlo quando scopri che a vincere il premio per il Miglior film d'animazione è Toy Story 4, non perché brutto, ma perché in confronto agli altri sembrava non avere chance, pare un premio dato alla Pixar così tanto per, ed a quel punto avrei preferito l'avessero dato a Dragon Trainer 3, che mi è piaciuto tanto (è questo l'unico visto, trovate la recensione nel blog). Dicevo poi del resto, ovvero le 4 categorie meno "importanti", documentario, miglior cortometraggio documentario, cortometraggio e cortometraggio di animazione, da segnalare c'è che, non solo non ho azzeccato neanche uno dei miei pronostici, ma che a vincere questi premi sono state parecchie donne. A proposito di questo consiglierei a Natalie Portman di cucirsi sul vestito indossato i nomi di quelle donne che hanno vinto quest'anno un premio, perché non gira tutto solo nella regia, quest'anno infatti ben 9 donne hanno vinto da sole od in compagnia un premio Oscar (7 più 2 per le interpretazioni femminili). Insomma c'è stata diversità, anche se stranamente quest'anno pochi sono stati gli "artisti" di colore ad essere nominati, però questo è un altro discorso. In ogni caso finite sono le mie considerazioni, non mi rimane quindi che dare (darmi/vi) appuntamento all'anno prossimo, sperando che molti dei film qui citati non mi deludano troppo e che non per caso siano finiti a contendersi l'Oscar, ma lo saprò quando li vedrò tutti, attendete fiduciosi se volete sapere cosa ne penso.

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