sabato 21 novembre 2020

Georgetown (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/11/2020 Qui - Una storia (tratta da una storia vera, che ha riempito le cronache dei quotidiani una decina di anni fa) decisamente incredibile, quella che sta alla base del film, e che permette di sviluppare un critica non da poco alla società dell'apparenza e delle pubbliche relazioni, società che permette a personaggi come quello di Ulrich Mott di trovarci posto e vendere fumo. Christoph Waltz, al suo debutto alla regia, interpreta con stile ma forse non è proprio indovinato o lui stesso non rende al massimo quando non c'è Tarantino dietro le quinte. Seconda parte con esiti non tutti convincenti, come poco limpide rimangono alcune peculiarità della consorte vittima del raggiro (una Vanessa Redgrave che a 92 anni è ancora sul pezzo). Il montaggio serrato e la non banale struttura narrativa rendono sì avvincente la visione, ma la parte finale, come tutto il resto del film (che si muove in modo piuttosto prevedibile attraverso diversi piani temporali, che il montaggio giustappone, togliendo tuttavia ogni suspense e ogni dubbio, anche grazie al personaggio della figlia Amanda interpretata da Annette Bening), deludono. Forse è meglio che lasci ad altri l'onere della regia e si concentri sui suoi ruoli d'attore. Voto: 5

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