venerdì 27 settembre 2019

Ocean's 8 (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/09/2019 Qui
Tema e genere: Sequel e spin-off al femminile della trilogia Ocean's, l'heist movie per eccellenza.
Trama: Dopo cinque anni trascorsi in prigione, Debbie Ocean ha in mente il colpo più grande della sua vita: rubare una collana di diamanti dal valore di 150 milioni di dollari. Per riuscirci, mette in piedi una squadra di sole donne pronte a colpire durante una delle serate di gala più importanti di New York.
Recensione: Era un film atteso Ocean's 8 (non da me comunque), il film diretto da Gary Ross che voleva forse replicare il successo ed avere la stessa potenza della trilogia originale ma non ci riesce. Non solo perché la pellicola in sé non ha abbastanza forza stilistica da essere minimamente paragonabile all'originale (ha meno ritmo e più glamour), ma anche per la storia raccontata, che di avvincente non ha nulla (neanche di tanto divertente). Otto donne, tutte diverse tra loro, che devono rubare gioielli di valore inestimabile. Già il soggetto non gode di particolare originalità, se poi si pensa al modo in cui è stato orchestrato il piano e la sua esecuzione, ci rendiamo conto che il tutto si svolge in maniera troppo veloce. Sì, il piano è stato ideato da Debbie e messo a punto in quasi sei anni, ma allo spettatore viene mostrato poco come le protagoniste insieme si siano preparate per metterlo in pratica. Così come la realizzazione dello stesso, i cui dettagli vengono messi in luce solo successivamente, adottando la tecnica del flashback. Quello che manca per aderire completamente al genere è però un senso di suspense classico degli heist movies. Il colpo è talmente ben oliato che nulla ne turba lo svolgimento, grazie alla professionalità delle truffatrici, una buona dose di inverosimiglianza, e colpi di scena non del tutto imprevedibili, e decisamente esagerati. Ma tutto questo è secondario: quello che manca davvero è un antagonista. Insomma tutto è semplice e facile, anche troppo. Inoltre il lungometraggio viene in parte schiacciato anche dal dovere di essere una pellicola interpretata da donne e, per qualche strano motivo, in quanto tale obbligata a piacere prima di tutto alle spettatrici, trasformandosi in più punti un "fashion movie" alla Sex and the City dove gli outfit sfoggiati dalle attrici e dalle star/cameo distolgono l'attenzione da una narrazione già abbastanza fragile e sfilacciata. In Ocean's 8 ritroviamo alcuni interpreti del cast originale, mentre scopriamo che altri, molto probabilmente, non li vedremo più. È sempre bello, però, vedere su schermo dei rimandi a un qualcosa che il pubblico, per la maggior parte, ha amato, o comunque apprezzato molto. E probabilmente è proprio questo il punto forte della pellicola, insieme a una sceneggiatura diretta (ma non propriamente solida) e all'intenzione di rafforzare il concetto di solidarietà fra donne e i forti legami che si possono creare tra i loro. Ognuna di queste donne ha un'abilità specifica, ognuna contribuisce a rendere il piano perfetto, ognuna sa esattamente dove deve essere nel momento esatto in cui dovrebbe essere in quel posto.

È un peccato però vedere come molte attrici rimangano incastrate in determinati ruoli, come Helena Bonham Carter la quale veste i panni di una stilista un po' troppo sopra le righe, ricordando così (per espressioni facciali e atteggiamenti) il personaggio da lei interpretato nella saga di Harry Potter. Per quanto riguarda il resto del cast, tutte le donne (ma anche gli uomini) sono perfettamente in parte (Sandra Bullock e Cate Blanchett, entrambe al massimo del loro potere ammaliante, belle come non mai, soprattutto la prima, un po' come Anne Hathaway, alquanto strabordante, affidabile è sempre Sarah Paulson, simpatica è Mindy Kaling, sorprendente la rapper Awkwafina, invece James Corden e Richard Armitage leggermente mal utilizzati), ma una menzione speciale è da attribuire a Rihanna (alla sempre generosa cantante delle Barbados), che ha dato prova delle sue abilità recitative (più che in Valerian, dove era gnocca soltanto). Ocean's 8 resta tuttavia un film snello e godibilissimo, che grazie al suo stile e alla bravura del suo cast fa passare 100 minuti col sorriso, ma che, quando i titoli di coda cominciano a scorrere, lascia con la sensazione che una banda di truffatori abbia trafugato una parte del divertimento che ci si aspetta da un heist movie. Il divertimento è infatti mitigato da una struttura che rimane invariata, che non alza il livello della serie, dall'inutile peso di dover essere un film "per sole donne" e dalla mancanza dell'acuta regia di Steven Soderbergh (che nel frattempo un heist movie ha già diretto, e bene, l'originale e scanzonato La truffa dei Logan). Nel complesso simpatico ma medio, scorrevole ma troppo pieno di glamour, vedibile ma dimenticabile.
Regia/Sceneggiatura/Cast: La sceneggiatura scritta dal regista Gary Ross e da Olivia Milch è precisa come un orologio svizzero e offre tutti gli ingredienti fondamentali del film di "colpo grosso" (ma senza suspense, adrenalina, imprevedibilità e forza): creazione del team dove ogni membro ha una sua abilità particolare ed è caratterizzato solo in relazione a quella, una rapina praticamente impossibile con un piano complicatissimo, poi colpi di scena a susseguirsi nel finale e, per la riuscita finale del cocktail, ironia in abbondanza (forse troppo e non sempre a segno). Al timone Steven Soderbergh (qui in veste di produttore) lascia il posto a Gary Ross (Hunger Games e soprattutto Free State of Jones, buon ed interessante film), regista medio che del predecessore non ha l'eleganza, ma che riesce comunque a dare un bel ritmo alla narrazione e a dirigere bene un magnifico gruppo di attrici, anzi di dive.
Aspetto tecnico: Nel reparto tecnico da segnalare le musiche di Daniel Pemberton e le scenografie, che rendono una buona messa in scena.
Commento Finale: E' un film simpatico, con qualche incertezza (lineare e semplice, decisamente troppo) nella sceneggiatura ma che in fondo si lascia guardare se si entra però e soprattutto nel meccanismo del film senza farsi troppe domande e in questo si è facilitati da un cast di attrici molto belle e su tutte Cate Blanchett e dalle musiche (ma le perplessità comunque restano).
Consigliato: Sì, se si vuole passare un paio di ore (o meno) spensierate, rifarsi gli occhi e tifare per le bellissime criminali. No, se si cerca un buon heist movie.
Voto: 6

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