Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/09/2019 Qui
Tema e genere: Film di fantascienza del 2018 tratto dal romanzo di Daniel Waters Break My Heart 1,000 Times e diretto da Scott Speer, che vede come protagonista Bella Thorne nel ruolo della sedicenne Veronica.
Trama: Un evento catastrofico e paranormale ha fatto sì che i fantasmi delle persone morte in una catastrofe continuino ad abitare il mondo reale, seppur in forma ectoplasmatica. Dopo anni di tranquilla convivenza con i vivi, un fantasma invia un messaggio minaccioso a una giovane ragazza, costringendola a una missione che cambierà per sempre il corso della sua vita.
Recensione: Prendete la serie tv Les revenants, mescolatela con Le verità nascoste di Robert Zemeckis, aggiungete un paio di plot twist "alla Shyamalan", affidate il ruolo principale a una star emergente e servite il tutto in una patinata confezione young adult. Come avrete già intuito, Sei ancora qui (I Still See You), thriller soprannaturale tratto dall'omonimo romanzo di Daniel Waters, non brilla certo per (troppa) originalità: troppi sono i debiti che la sceneggiatura ha nei confronti delle sopracitate opere e anche la storia spesso finisce per barare con le regole (sul ruolo, del perché e come dei redivivi) che lei stessa si da. Nonostante questi difetti, però, il risultato finale è un thriller di buona fattura, in grado di tenere alta l'attenzione dello spettatore fino alla fine e capace pure di infilare qua e là qualche riflessione non banale sui legami familiari e sul senso della perdita delle persone care. Il finale aperto, poi, lascia anche uno spiraglio per un possibile sequel (che tuttavia non servirebbe). Infatti, in quello che si presenta come un thriller, che assume le tinte di un giallo intrigante (ricco di flashback) che strizza l'occhio all'horror, Scott Speer si dimostra capace di creare suspense (l'elemento thriller è ben strutturato, aiutato appunto da buoni momenti di tensione che possono portare tranquillamente al Jumpscare), con una regia cupa quanto basta, per alimentare mistero e aspettative, una fotografia impeccabile e un'appropriata selezione musicale. Al netto degli effetti speciali, l'opera è tuttavia leggermente carente dal punto di vista della sceneggiatura: la storia d'amore tra i protagonisti appare forzata e scontata, inoltre il rapporto fra Ronnie e la madre non viene sufficientemente approfondito. Tali mancanze vengono supplite, parzialmente, dall'interpretazione dei singoli. Bella Thorne si conferma attrice oltre che bella anche volenterosa, convincente abbastanza Dermot Mulroney. E quindi nel complesso, al netto di alcune sbavature, Sei ancora qui è un bel calderone, da vedere e non sottovalutare.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: La pellicola è sorretta da qualità tecnica elevata, da una ambientazione convincente (il gelido inverno dell'Illinois), da una regia (di Scott Speer) asciutta e poco televisiva e da un gruppo di attori in discreta forma: la lanciatissima Bella Thorne non sfigura al suo primo ruolo di protagonista assoluta, più incisivi Richard Harmon, un Tobey Maguire in versione dark e il redivivo Dermot Mulroney (ve lo ricordate ne Il matrimonio del mio migliore amico?). Interessante la sceneggiatura, anche se a volte con qualche forzatura (ma è un thriller soprannaturale quindi si accettano).
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: La pellicola è sorretta da qualità tecnica elevata, da una ambientazione convincente (il gelido inverno dell'Illinois), da una regia (di Scott Speer) asciutta e poco televisiva e da un gruppo di attori in discreta forma: la lanciatissima Bella Thorne non sfigura al suo primo ruolo di protagonista assoluta, più incisivi Richard Harmon, un Tobey Maguire in versione dark e il redivivo Dermot Mulroney (ve lo ricordate ne Il matrimonio del mio migliore amico?). Interessante la sceneggiatura, anche se a volte con qualche forzatura (ma è un thriller soprannaturale quindi si accettano).
Commento Finale: Sei ancora qui è una ghost story sufficientemente originale e ricca di suspense, punteggiata da una rigida e fredda fotografia e accompagnata da musiche consone al tema. Nel film sono individuabili tanti elementi interessanti, c'è la componente horror, qualche traccia sentimentale, un po' di fantascienza e una dose di thriller. In più ci sono spunti di riflessione sul senso della perdita, sul suicidio, sull'elaborazione del lutto, si accenna anche a problemi di separazione. Nel panorama desolante del cinema horror di questi ultimi tempi, questa pellicola si distingue, perché anche se molti dei temi proposti, sono stati ampiamente saccheggiati e abusati, tuttavia la storia contiene alcune buone e nuove idee.
Consigliato: Nonostante qualche buco di sceneggiatura e una storia che pesca fin troppo da numerose opere di genere, Sei ancora qui è un discreto thriller soprannaturale che riesce a intrattenere e anche a spiazzare lo spettatore. Per me è quindi sì.
Voto: 6
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