Post pubblicato su Pietro Saba World il 23/09/2019 Qui - Dopo aver esplorato la filmografia di uno registi più folli del cinema orientale e del cinema tutto, ovvero Takashi Miike, eccone un altro, un vero e proprio pioniere di un genere cinematografico. Meglio conosciuto come "The Baron of blood", camaleontico, filosofico e feticcio del cinema sperimentale. Parlo di David Cronenberg, classe 1943, Canadese nato a Toronto, da padre scrittore e madre musicista, regista e sceneggiatore di molte opere ritenute da molteplici esperti dei veri e propri cult. Appunto uno dei registi più controversi, sperimentali e talentuosi della nostra epoca (nel 2018 gli è stato conferito il Leone d'Oro alla carriera). Un regista che, pazzo o genio? sregolato o perfezionista? non è dato sapere, è riuscito, proprio con i suoi film difficilmente dimenticabili (uno dei suoi film più conosciuti e degno di nota è senz'altro La Mosca, con Jeff Goldblum, dove i maldestri tentativi di creare una macchina del teletrasporto da parte di uno scienziato si tramuteranno, in maniera terrificante, in una fusione accidentale di geni umani con quelli di mosca), a plasmare la concezione del cinema post-moderno e contemporaneo. Come? Tramite appunto il genere body horror (praticamente da lui inventato), un genere cinematografico che esplora il terrore dell'uomo di fronte alla mutazione del corpo, all'infezione e contaminazione della carne, intrecciando l'elemento psicologico della storia con quello fisico. Nella prima metà della sua carriera Cronenberg ha esplorato questi temi soprattutto attraverso l'horror e la fantascienza, sebbene i suoi lavori si siano successivamente spinti al di là di questi generi approdando anche al noir. E in entrambi i casi, grazie al loro aspetto aspetto contorto e visionario ma capace di affascinare, egli è divenuto un tassello importante della storia del cinema mondiale. Perciò come avevo accennato in occasione di quell'ottimo film recensito per l'edizione 2018 della Notte Horror (che quest'anno è ovviamente tornata, io ho partecipato vedendo e recensendo Cimitero vivente) e come poi ribadito in occasione della lista compilata per la mia Promessa cinematografica dell'anno corrente, dovevo con lui confrontarmi, e così che, memore solo di alcune reminiscenze del giovane cinema Cronenberghiano, ho visto quattro dei suoi film più belli ed importanti, ecco quali.
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