Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/01/2021 Qui - Negli anni '70 nella Carolina del Nord, un'attivista per i diritti civili e un esponente del Ku Klux Klan formano un'inaspettata alleanza. L'America delle segregazioni razziali fa da sfondo ad una vicenda ispirata ad una storia vera. Senza grandi personalismi, ma con una ricostruzione ambientale e dello spirito dei tempi corretta, il regista (l'esordiente Robin Bissell) racconta una storia interessante in cui i personaggi cambiano le loro prospettive mentali. E' un film infatti che sottolinea la potenza del dialogo tra opposte fazioni. Convivenza dapprima forzata, influenzata dall'impenetrabilità dei blocchi opposti, ma che gradualmente, per curiosità o convenienza, si arriva ad una conoscenza reciproca. Certo non un tema mai visto, tutto girato in maniera convenzionale, ma comunque credibile. Bene i due protagonisti, anzi, il film è anche una buona occasione per la performance di un grande attore come Sam Rockwell, che tuttavia supera in bravura la coprotagonista (Taraji P. Henson, già vista ne Il diritto di contare, in un ruolo analogo a questo), meno bene i personaggi di contorno, poco caratterizzati, in particolare l'ideatore di questi incontri. Ma nel complesso, un racconto interessante e coinvolgente quanto basta per meritare attenzione. Una visione discretamente tratteggiata, capace di offrire spunti di riflessione ed emozioni ben definite. Voto: 6
Nessun commento:
Posta un commento