Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 04/01/2021 Qui - Del film di Bob Clark del 1974 (considerato uno dei capolavori del genere horror ed il "capostipite" del sottogenere slasher) ha solo il nome, tecnicamente è decente e comunque fa il suo sporco mestiere, intrattenendo. Slasher senz'altro femminista (metafora riuscita così così), con qualche elemento sovrannaturale ed un minimo, ma proprio un minimo, di tensione. Non male il primo omicidio, che fa una sorta di angelo nella neve. Cast discreto (c'è pure Imogen Poots), con un Cary Elwes redivivo che fa il cattivo. Lo definirei quindi un film un po' sottovalutato e furbastro a richiamare il film del '74, e più o meno sullo stesso piano del precedente remake. Già, il "Black Christmas" del 2006 diretto da Glenn Morgan interpretato da Mary Elizabeth Winstead non era proprio memorabile (già di per sé era un remake, dopotutto). Il film è bruttino ma almeno è diverso rispetto ad altri del genere. Voto: 5,5
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