Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/01/2021 Qui - Dopo l'adattamento de Il gioco di Gerald per Mike Flanagan tocca confrontarsi con il seguito più atteso di sempre per gli amanti di Stephen King e dell'horror in generale. Se inizialmente restano le atmosfere e qualche bel richiamo al primo film successivamente si avverte un po' di fastidio e viene spontaneo chiedersi il significato di questo seguito. Anche perché più che di horror trattasi di un (buon) dark fantasy. Da Shining poi si prende solamente spunto, per raccontare una storia che si discosta quasi del tutto dal capolavoro di Stanley Kubrick, i cui elementi danno l'avvio e la conclusione alla pellicola. Questo determina una certa autonomia della trama rispetto all'ingombrante originale, mossa alquanto furba per evitare paragoni rovinosi, ma che comunque non dissipa lo scetticismo. Una bambina prodigio ed un ex bimbo prodigio (il nostro Danny, un Ewan McGregor alquanto in parte), ora adulto, combattono fianco a fianco una lotta magica contro un gruppo di malvagi cannibali spirituali, guidati da una fascinosa e bellissima Rebecca Ferguson. Per niente noioso, anzi particolarmente stimolante, le vicende sono narrate con buon ritmo, alternando momenti action ad altri di riflessione (le scene migliori sono quelle girate nell'hotel maledetto). Il risultato è un film che intrattiene, ma che sembra poter dare molto più di quello che effettivamente dà (il regista, che dal precedente pesca pure qualche nome, se la cava). Doctor Sleep lascia un ricordo piacevole eppure vago. Voto: 6
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