Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/01/2021 Qui - Non possiede lo scavo del Il cittadino illustre, ma questo nuovo film (il suo terzo di finzione ma il primo firmato soltanto da lui) di Gastón Duprat mantiene quella leggerezza di fondo, mostrando attraverso il legame di profonda amicizia di questi due personaggi così antitetici ma uniti, il mondo dell'arte ed il sottobosco che lo circonda, sottolineando quanto sia ambiguo e magmatico tale mondo. Eccellente il lavoro sui due personaggi principali, pittore e gallerista, Guillermo Francella e Luis Brandoni hanno una ottima alchimia reciproca. Non si può dir lo stesso per i caratteri secondari, che peccano di un certo schematismo di fondo. Il film tende ad essere più farsesco rispetto al Cittadino Illustre, però privo di eccessi inutili. Il risultato è un buddy movie godibilissimo, intelligente, nel quale la cialtroneria dei due protagonisti non è meno insulsa dell'inconsistenza di tutta la fauna umana che si assiepa intorno all'arte contemporanea, dai critici agli aspiranti artisti. Il materiale su cui riflettere alla fine non è poco. Voto: 6+
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