Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/01/2021 Qui - L'opera d'esordio di Kantemir Balagov è un film fortemente intimista, sussurrato, capace di entrare nelle pieghe di una comunità rigidissima e solo all'apparenza coesa, nella quale l'isolamento (Tesnota, appunto) è soverchiante (un film quindi da maneggiare e visionare indubitabilmente con cura). Da una parte il regista privilegia molto i caratteri e le loro problematiche, dall'altra non esita quando si tratta di mettere in scena filmati drammatici sulla guerra cecena. Ne guadagna la brava Darya Zhovner che mostra una intensità espressiva niente male, insieme ai due ruoli genitoriali. Ne soffre un po' l'insieme del film, soggetto ad alcuni rallentamenti e contesti ripetitivi (il ragazzo di lei e i suoi amici). Nel complesso comunque riuscito, anche se sfilacciato in coda. Voto: 6
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