Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 25/01/2021 Qui - Il titolo italiano è, come spesso succede, fuorviante: non c'è nessuna marcia, se non in senso figurato, in quanto viene narrata una delle tante sofferte tappe del processo di affermazione dei diritti degli afroamericani in un paese imbevuto di pregiudizi razziali. Ispirato ad un caso di cronaca che all'epoca fece scalpore, un film processuale di stampo classico, discretamente confezionato (la canzone candidata all'Oscar nel 2018 non è male) ed interpretato con professionalità, ma anche molto convenzionale e in alcuni snodi assai prevedibili. È buona la ricostruzione ambientale e il cast ben scelto offre come detto una buona prova (su tutti lo sfortunato Chadwick Boseman, un'altra valida performance dopo quella in City of Crime). La regia non è ispirata più di tanto. Un biopic incentrato sulla battaglia dei diritti civili condotta da colui che poi diventò il primo giudice afroamericano della Corte Suprema degli Stati Uniti (da qui il titolo originale Marshall), comunque interessante e non troppo da sottovalutare. Voto: 6
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