Titolo Originale: Bel Canto
Anno e Nazione: USA 2018
Genere: Thriller, Drammatico, Musicale, Sentimentale
Produttore: Caroline Baron, Anthony Weintraub, Paul Weitz, Andrew Miano
Lizzie Friedman, Karen Lauder, Greg Little
Lizzie Friedman, Karen Lauder, Greg Little
Regia: Paul Weitz
Sceneggiatura: Paul Weitz, Anthony Weintraub
Cast: Julianne Moore, Ken Watanabe, Sebastian Koch, Christopher Lambert, Ryō Kase
Tenoch Huerta, María Mercedes Coroy, Olek Krupa, Elsa Zylberstein, Jay Santiago
J. Eddie Martinez, Bobby Daniel Rodriguez, Nico Bustamante
Tenoch Huerta, María Mercedes Coroy, Olek Krupa, Elsa Zylberstein, Jay Santiago
J. Eddie Martinez, Bobby Daniel Rodriguez, Nico Bustamante
Durata: 93 minuti
Julianne Moore e Ken Watanabe in un teso dramma dal romanzo di Ann Patchett.
L'irruzione di un gruppo di terroristi interrompe l'esibizione di un soprano in un'ambasciata giapponese.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/04/2020 Qui - Prendendo spunti da fatti reali avvenuti nel 1996 in Perù, il regista Paul Weitz (Grandma, About a Boy, American Pie) si affida al romanzo della Ann Patchett, Bel Canto (quest'ultimo anche titolo cinematografico originale), per imbastire una storia piuttosto inverosimile in quasi tutte le situazioni create. Si passa dal dramma assoluto come il sequestro di persona e l'omicidio di uno degli ostaggi, alla commedia corale in stile "volemose bene" che fa storcere non solo il naso allo spettatore ma lo infastidisce pure nel presentargli qualcosa di così estremamente romanzato, con tanto di finale pirotecnico che dovrebbe rappresentare il messaggio critico socio-politico della storia. Non si capisce il senso di questo film, il suo iter narrativo e le sue scelte emozionali, non si capiscono bene le intenzioni di una storia che esagera e sembra perdere il controllo delle proprie capacità: basti pensare al cast di un certo livello (Julianne "Gloria Bell" Moore e Ken Watanabe su tutti) che finisce con l'essere fagocitato da una sceneggiatura senza nerbo, mancante di lucidità e che non riesce, o non vuole, osare qualcosa di più che non sia un romanzare degli eventi tragici con situazioni e decisioni esagerate. Vero è che non ci si annoia ma i sorrisi di commiserazione sul mio volto, durante la visione del film, non sembrano appropriati per un prodotto che intendeva essere drammatico. Voto: 5
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