Titolo Originale: Domino
Anno e Nazione: Danimarca, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi 2019
Genere: Poliziesco, Thriller
Produttore: Michel Schønnemann, Els Vandevorst
Regia: Brian De Palma
Sceneggiatura: Petter Skavlan
Cast: Nikolaj Coster-Waldau, Carice van Houten, Guy Pearce
Søren Malling, Eriq Ebouaney, Paprika Steen
Thomas W. Gabrielsson, Ardalan Esmaili, Younes Bachir
Søren Malling, Eriq Ebouaney, Paprika Steen
Thomas W. Gabrielsson, Ardalan Esmaili, Younes Bachir
Durata: 85 minuti
Il ritorno di Brian De Palma dopo anni dall'ultima volta, con nuovo thriller.
Due agenti di Copenaghen braccano il killer che ha ucciso un loro collega e finiscono nel mezzo di un intrigo internazionale dai delicati equilibri che coinvolge l'Isis e la Cia.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/04/2020 Qui - Una vicenda troppo ancorata all'attualità (ma basta con questo "terrorismo" cinematografico), con personaggi mal definiti e uno scorrimento a volte farraginoso (il susseguirsi dell'azione è malamente casuale), che rappresenta la caduta di un Dio (del Cinema ovviamente s'intende), quella di un regista di nome Brian De Palma (regista di grandi film come Gli intoccabili, Scarface, Carlito's Way, Mission: Impossible, Carrie, Mission to Mars e Omicidio in diretta). Domino è infatti un film brutto, c'è poco da dire, un film dimenticabile e "già dimenticato" della sua filmografia (la macchia però resta), reso vagamente godibile da qualche spunto registico interessante che tenta disperatamente di valorizzare uno script debole e melodrammatico (due poliziotti indagano sulla morte di un collega, rimangono invischiati in una storia di spionaggio, Isis e CIA, esiti più o meno scontati). Egli stesso lo ha disconosciuto, e si può probabilmente comprendere il perché (il danno comunque è fatto). La sceneggiatura è difatti mediocre, inutilmente confusionaria e ridondante di certi elementi (la storia d'amore tra la coprotagonista e il partner di Christian) completamente inutili alla storia. Anche il montaggio non esalta per nulla la fluidità di regia. Tutto appare farraginoso ed artificiale (imbarazzante la resa dei conti durante una corrida ad Almeria). Conseguentemente Nikolaj Coster-Waldau, Guy Pearce e Carice van Houten sono così i malamente sfruttati protagonisti (poco ispirati) di questo action thriller pieno di problemi. Un action thriller che genera zero suspense, tanto che pare siano stati strappati giganteschi frammenti di narrazione, portando alla semi-incoerenza e a una netta mancanza di energia. Però problemi di produzione a parte (che ci sono stati), il risultato è scadente. E non bastano un omaggio ad Alfred Hitchcock e qualche interessante vezzo registico a salvare un prodotto filmico complessivamente debole e mal recitato. Non saprei, troppo brutto per essere vero, ma ahimè lo è davvero. Voto: 3
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