martedì 28 aprile 2020

Dredd - Il giudice dell'Apocalisse (2012)

Titolo Originale: Dredd
Anno e Nazione: Regno Unito, USA, India, Sudafrica 2012
Genere: Azione, Fantascienza, Poliziesco
Produttore: Andrew MacDonald, Allon Reich, Alex Garland
Regia: Pete Travis
Sceneggiatura: Alex Garland
Cast: Karl Urban, Olivia Thirlby, Lena Headey, Wood Harris
Langley Kirkwood, Deobia Oparei, Junior Singo, Luke Tyler
Jason Cope, Domhnall Gleeson, Warrick Grier, Rakie Ayola
Edwin Perry, Karl Thaning, Michele Levin, Joe Vaz
Durata: 88 minuti

Karl Urban e Lena Headey nella fedele trasposizione action del fumetto cult.
Il giustiziere di Mega City One indaga su un delitto avvenuto nel quartiere di Ma-Ma, la regina della droga.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/04/2020 Qui - Rinviato e poi definitivamente accantonato dalla distribuzione italiana (è arrivato direttamente per il mercato home video l'anno scorso), Dredd (secondo adattamento cinematografico tratto dall'omonimo personaggio dei fumetti ideato nel 1977 da John Wagner e Carlos Ezquerra) si dimostra essere un solido action sparatutto (perfino migliore del precedente adattamento), che regge benissimo per tutta la sua durata appoggiandosi su uno schema classico nel cinema dei duri a morire. L'ispirazione non può che derivare da una perla come Die Hard (ma similitudini ci sono anche con The Raid), dove lì trovavamo l'agente McClane solo contro una banda di finti terroristi isolato all'interno di un palazzo di cristallo, qui siamo in un condominio/bunker post-atomico e il giudice più spietato del mondo dei fumetti si ritrova ad eseguire un arresto di routine quando improvvisamente viene bloccato insieme alla sua nuova recluta (la collega "veggente" Olivia Thirlby, non male) dal leader di una gang (la malvagia Lena Headey, scelta vincente la sua, interpretazione convincente) che si prepara ad assumere il controllo dello spaccio di una nuova droga allucinogena. Lo stesso ghigno sul volto scolpito, lo stesso tono di voce dall'inizio alla fine della pellicola rendono Karl Urban il Dredd perfetto (almeno per i canoni della pellicola), e in più, riesce a fare ciò che la produzione del 1995 (Judge Dredd) con Sylvester Stallone non era riuscita a fare, si perché al contrario della star italo-americana che dopo appena pochi minuti di film non esitava a mostrare il suo volto, il Dredd impassibile di Urban non cede e tiene su l'elmetto entrando definitivamente nelle corde del personaggio, un personaggio spietato e cazzuto. Lontano dalle ambientazioni surreali del precedente episodio, qui la scenografia opta per un'impostazione più realistica riuscendo a convincere veramente per la sua atmosfera post-apocalittica. La colonna sonora perfetta ed entusiasmante è un'influenza di musica elettronica che conferisce un taglio molto diretto e crudo al film. La durezza di certe scene del film inoltre ha un richiamo "retró" che gli impedisce di cadere nella trappola della banalità e dello splatter gratuito. Altri piccoli accorgimenti e scene (in tal senso il regista Pete Travis dimostra buon piglio) rendono veramente avvincente la trama (scritta da Alex Garland, non uno qualunque) e il protagonista, insomma un equilibrio perfetto. E quindi nonostante qualche imperfezione dovuta a una CGI non perfettamente dosata e in qualche occasione persino eccessiva, ed una classicità evidente, Dredd è un discreto prodotto d'intrattenimento. Cattiveria, violenza e splatter regnano sovrane in un'adrenalinica ora e mezza impreziosita da piccole trovate interessanti ed un appropriato contesto distopico. Voto: 6,5

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