Titolo Originale: Child's Play
Anno e Nazione: USA 2019
Genere: Horror
Produttore: David Katzenberg, Seth Grahame-Smith
Regia: Lars Klevberg
Sceneggiatura: Tyler Burton Smith
Cast: Gabriel Bateman, Aubrey Plaza, Brian Tyree Henry, Tim Matheson
Marlon Kazadi, Ty Consiglio, Beatrice Kitsos, Anantjot S. Aneja
David Lewis, Trent Redekop, Carlease Burke, Nicole Anthony
Marlon Kazadi, Ty Consiglio, Beatrice Kitsos, Anantjot S. Aneja
David Lewis, Trent Redekop, Carlease Burke, Nicole Anthony
Durata: 90 minuti
Dai produttori di "It", il reboot dell'omonimo horror anni '80.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/04/2020 Qui - Ad essere sincero pensavo peggio, molto peggio (seppur il trailer in verità faceva presagire qualcosa di molto meglio). Anche se è tutto tranne che un filmone, non è un lavoro da buttare via. Al di là del restyling tecnologico del franchise (torna la bambola assassina in una versione a passo con i tempi, ora può connettersi alla rete ed è decisamente più pericolosa della controparte degli anni 80/90) e l'inserimento di questa inquietante multinazionale Kaslan con il faccione di Tim Matheson, è il lavoro fatto sulla bambola ad essere piuttosto convincente. Non ha la personalità spiccata del Chucky originale, decisamente più indipendente rispetto all'operazione reboot, questo Chucky è più "sincero", nel senso che sviluppa un rapporto più franco con il ragazzo. Ovviamente, come tutti i giocattoli messi da parte, giustamente cresce il risentimento e si adira un po'. Non manca il gore e la presenza di buone sequenze (non è un film basato sui Jumpscare e quei pochi presenti sono messi in scena magistralmente, attraverso climax di tensione). Per il resto si segue a grandi linee la trama del primo film originale (e si seguono i cliché del genere e l'intreccio segue il copione horror base) con interpreti ben calati nella parte (ad esempio Aubrey Plaza) e alcuni momenti di comicità che mitigano le parti più splatter che una buona regia non ci fa mancare. Il regista Lars Klevberg (Polaroid) crea infatti fantasiose scene di morte, toccando spesso un'ironia macabra e spietata e giocando spesso anche sui personaggi, simulacri di alcuni problemi della società. Infine la colonna sonora, di Bear McCreary, che è funzionale al tema, essendo costituita da un orchestra di giocattoli. Nel complesso, è un film abbastanza modesto, ma ha il pregio di sfruttare un personaggio ormai abusato da troppi sequel in una chiave totalmente nuova. Assai godibile. Voto: 6
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