Titolo Originale: Wrong
Anno e Nazione: Francia 2012
Genere: Commedia, Giallo
Produttore: Gregory Bernard, Nicolas Lhermitte
Charles-Marie Anthonioz
Charles-Marie Anthonioz
Regia: Quentin Dupieux
Sceneggiatura: Quentin Dupieux
Cast: Jack Plotnick, Eric Judor, Alexis Dziena, Steve Little
William Fichtner, Regan Burns, Mark Burnham
William Fichtner, Regan Burns, Mark Burnham
Durata: 90 minuti
Dal regista Quentin Dupieux, in arte Mr. Oizo, una commedia surreale e paradossale ai limiti del nonsense.
Un uomo si sveglia e scopre che il suo cane è stato sequestrato, poi va a lavorare in un ufficio dal quale è stato licenziato mesi prima: è l'inizio di una serie di situazioni sempre più paradossali.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/04/2020 Qui - Quentin Dupieux in arte "Mr. Oizo" io me lo ricordo per il pregevole brano electro "flat beat", nel cui video un pupazzo giallo in un ufficio fa l'uomo d'affari mentre fa headbanging sul tempo della canzone, non sapevo fosse anche un regista. E a quanto pare come regista ha firmato ben sei film, Wrong, del 2012, è il suo quarto lavoro dietro la macchina da presa (il primo che vedo). Ed è un lavoro che è la quintessenza del surreale (un film nonsense con situazioni e scene nonsense e dialoghi che vanno oltre il nonsense fuori contesto, fuori luogo come certi avvenimenti del film), una pellicola nella quale lo spettatore è costretto da subito a smettere di farsi domande, per potersi gustare appieno la folle vena visionaria dell'autore. Dotato di una buona, a mio parere, comicità demenziale, esso racconta la storia di Dolph, ragazzo che un mattino non trova più il suo cane. Non ci sarebbe molto altro da aggiungere, se non che andrete ad approcciare qualcosa di mai chiaro, mai comprensibile, oltre il razionale, ma a mio parere è ciò che rende divertente questo film (certamente è una messa alla berlina contro quei quieto ma grigio vivere del piccolo borghese casa/lavoro/affetti, usando gli stereotipi e rivoltandoli come calzini). Egli infatti procede a briglie sciolte nel suo delirio onirico, proiettando un bizzarro protagonista (lo stralunato Dolph) in un lisergico vortice di disavventure perennemente a cavallo fra il comico e l'inquietante, ottimo interprete è Jack Plotnick, così come contribuiscono al successo dell'opera (ci sono molti personaggi ed ognuno di essi è azzeccato così fuori contesto che in quel contesto sembra l'unico in grado di starci e ci deve stare, giacché essi sembrano non rendersene conto di quel che succede) le performance dei compagni di set William Fichtner, Eric Judor, Alexis Dziena e Steve Little, tutti impegnati in caratterizzazioni eccessive e sopra le righe. Manca una certa compattezza dell'insieme, leggermente troppo frammentario (comunque degna di nota è la colonna sonora, figlia dello stesso Dupieux) ma se si entra nel meccanismo presenta situazioni molto divertenti, con una comicità più stralunata che da risata liberatoria. E in questo senso, cosa rimane di Wrong? Allo spettatore, di certo, un senso di spaesamento, quasi di vertigine, e il piacevole retrogusto del lieto fine (abbastanza scontato, va detto, e non del tutto in linea con l'intrattenimento fuori controllo eppure intelligente che è il fulcro del lavoro), al regista una serie di suggestioni su cui continuare a lavorare: a distanza di pochi mesi produrrà infatti Wrong cops: chapter 1, un cortometraggio che ha per protagonista uno dei personaggi di Wrong e dal quale scaturirà il successivo lungometraggio Wrong cops (2013), il prossimo film a vedersi. Voto: 6,5
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