Titolo Originale: Qu'est-ce qu'on a encore fait au bon Dieu?
Anno e Nazione: Francia 2019
Genere: Commedia
Regia: Philippe de Chauveron
Sceneggiatura: Guy Laurent, Philippe de Chauveron
Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Frédéric Chau
Frédérique Bel, Élodie Fontan, Medi Sadoun, Noom Diawara
Julia Piaton, Emilie Caen, Tatiana Rojo, Claudia Tagbo
Frédérique Bel, Élodie Fontan, Medi Sadoun, Noom Diawara
Julia Piaton, Emilie Caen, Tatiana Rojo, Claudia Tagbo
Durata: 93 minuti
Sequel della fortunata commedia sulla convivenza tra culture differenti.
Claude e Marie devono trovare il modo per trattenere le loro figlie che hanno deciso di lasciare la Francia.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/04/2020 Qui - Ancora loro, Philippe de Chauveron dietro la macchina da presa e Christian Clavier davanti, che dopo Benvenuti a casa mia, sorta di gradevole spin-off di Non sposate le mie figlie!, tornano con un altra commedia, per l'appunto con il sequel di quella commedia che nel 2014 (vista nel 2016) convinse la critica e fece divertire il pubblico, con una commedia che torna quindi e in modo nuovamente ironico ad affrontare varie tematiche scaturite dalle differenze sociali e di costume che vengono a determinarsi tra razze differenti di persone. In Non sposate le mie figlie! 2 (Qu'est-ce qu'on a encore fait au bon Dieu?) infatti, Claude e Marie Verneuil affrontano una nuova emergenza. I loro quattro generi (Rachid, David, Chao e Charles) sono determinati a lasciare la Francia con mogli e figli al seguito per tentare la fortuna all'estero. Incapaci di vedersi senza i loro cari, Claude e Marie sono pronti a fare qualsiasi cosa per trattenerli. Nel frattempo, i Koffi arrivano in Francia per il matrimonio della figlia ma per loro le sorprese sono solo all'inizio. Ed il risultato è che, anche se questa commedia "sociale" è un gradino inferiore alla precedente, essa è tuttavia piacevole. Questa seconda versione è difatti meno divertente e coinvolgente della prima, ma è comunque sempre frizzante e molto simpatica nelle dinamiche famigliari. Onestamente era difficile restare ai livelli della bella performance dell'esordio: il film stavolta soltanto in poche scene riesce a far divertire pienamente lo spettatore, però il suo lavoro di intrattenimento garbato lo svolge egregiamente. Perché anche se in questo sequel i personaggi sono troppo sopra le righe, le gag sono meno efficaci, c'è più confusione e meno brio, soprattutto la storia è strutturata, in modo approssimativo e poco convincente, qualche gag e qualche battuta vanno brillantemente a bersaglio. Simpatiche le maschere di Claude, che si ingegna a scrivere una fantomatica biografia di un autore sconosciuto e Marie che si tiene in forma con camminate di "sci di fondo" senza neve. Altre situazioni, come quelle relative al prete e al rifugiato afghano, che il capo famiglia considera un terrorista, sono di dubbio gusto. Ed è così che nonostante altresì uno sviluppo prevedibile e un finale telefonato, la commedia nel complesso si riveli "potabile". Voto: 6
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