martedì 5 maggio 2020

Men in Black: International (2019)

Titolo Originale: Men in Black: International
Anno e Nazione: USA 2019
Genere: Azione, Fantascienza, Commedia, Avventura
Produttore: Laurie McDonald, Walter F. Parkes
Regia: F. Gary Gray
Sceneggiatura: Art Marcum, Matt Holloway
Cast: Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Liam Neeson
Emma Thompson, Rebecca Ferguson, Les Twins
Spencer Wilding, Ariana Grande, Rafe Spall
Durata: 105 minuti

Chris Hemsworth e Tessa Thompson nel quarto capitolo della saga.
Molly corona il sogno di entrare nell'agenzia segreta. Al fianco di un collega deve smascherare una spia nella filiale di Londra.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/05/2020 Qui - Già non se ne sentiva il bisogno, che il ritorno avvenisse almeno con più grinta, e invece niente di tutto ciò, fin troppo tiepido e poco coraggioso, privo di qualsiasi stimolo e mordente, incapace di approcciarsi in un modo nuovo e moderno in quanto ancora troppo ancorato a un modello di successo del passato, è il quarto episodio della serie Men in BlackInternational infatti, che non vede più L'agente J e l'agente K scambiarsi sagaci battute e frizzanti frecciatine (la mancanza della mitica coppia Will Smith/Tommy Lee Jones si fa sentire, anche perché qui le battute sono al limite del tedioso), in loro vece è presentata una coppia già collaudata, ha ben poca sostanza, che non siano ovviamente gli effetti speciali di qualità. Chris Hemsworth e Tessa Thompson, reduci da Thor: Ragnarok (che singolarmente hanno fornito più di quello che qui fanno insieme, 7 sconosciuti a El Royale e 12 Soldiers il primo, Creed II la seconda) si schierano nuovamente dalla stessa parte per fronteggiare il cattivo di turno che, questa volta, si annida dietro il completo nero dei MiB. Il volto del carismatico comandante in capo della sezione MiB di Londra appartiene a Liam Neeson, in un ruolo affascinante, ma la cui parabola narrativa è prevedibile e non giustificata da un solido background. La coppia funziona (anche se i loro personaggi vagano nel minutaggio del film senza riuscire mai a essere convincenti nelle azioni compiute, una più involontariamente goffa dell'altra), stessa cosa non si può dire della storia, affetta da buchi neri di trama che neanche una gigante blu è in grado di generare dopo il collasso. Una trama che implode su se stessa, ciò nonostante, la giustificazione la si può ricercare nella legge che muove l'universo dei MiB, dove la casualità non esiste e a un semplice pedone è concessa la possibilità di salvare la sua regina. Peccato non sia così anche a livello narrativo. Men in Black: International è un divertente road movie le cui strade di Londra, Parigi, Marrakesh e Napoli pullulano di alieni con una resa visiva accattivante, ma il cui scopo è poco chiaro e non funzionale alla storia, se non per condurre gli agenti MiB al cospetto del vero cattivo: un tentacolare mostro, divoratore di mondi, che vuole assimilare ogni forma di vita (lontanissimo dal "meraviglioso" Edgar-abito che portava lo "schifezzometro" alle stelle). Ciò che suscitava emozioni, nel primo sfolgorante episodio, è dato per scontato, senza nulla aggiungere di nuovo al franchise, nonostante alcune idee siano buone, ma mal integrate. Un circo spaziale senza personalità (il regista F. Gary Gray dopo Fast & Furious 8 dal tunnel non riesce a uscire), uscito fuori tempo massimo, e che ha a suo vantaggio soltanto il ricordo nostalgico e celebrativo, se vogliamo, di un successo di ormai troppi anni fa. Sparaflashatemi adesso per favore. Voto: 5

Nessun commento:

Posta un commento