giovedì 14 maggio 2020

Interceptor - Il guerriero della strada (1981)

Titolo Originale: Mad Max 2
Anno e Nazione: Australia 1981
Genere: Azione, Fantascienza, Drammatico
Produttore: Byron Kennedy
Regia: George Miller
Sceneggiatura: Terry Hayes, George Miller, Brian Hannant
Cast: Mel Gibson, Michael Preston, Bruce Spence
Virginia Hey, William Zappa, Arkie Whiteley
Max Phipps, Vernon Wells, Emil Minty, Kjell Nilsson
Durata: 95 minuti

Mad Max, l'intrepido guerriero di "Interceptor" è di nuovo sulla strada.
Nell'aspro deserto, reso ancora più inospitale dalla natura contaminata dal disastro atomico, si gioca la partita mortale della vita e della morte. L'unica moneta corrente è il petrolio, oramai agli sgoccioli: Mad Max scova un deposito del prezioso liquido assediato dalla tribù dei feroci Umungus, e ingaggia con questi una durissima battaglia.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 04/06/2020 Qui - Nel secondo capitolo della trilogia di Mad Max (fruibile anche senza aver visto il primo, il breve riassunto iniziale, infatti, pare un tentativo di adattare la storia alla nuova realtà, piuttosto che un vero e proprio collegamento al film precedente) vengono ripresi ed ampliati i temi del primo episodio. Dopo la perdita della famiglia e la vendetta, il verificarsi di uno spaventoso conflitto mondiale che lascia dietro di sé solo brandelli di società e pochissime risorse, rende Max un nomade che vaga con la sua vettura "Interceptor" in uno sterminato deserto, interessato esclusivamente alla propria sopravvivenza, che passa necessariamente per il procurarsi carburante. Il contatto con un gruppo di persone interessato ad uscire dal deserto per edificare nuovamente una civiltà, gli offre un'occasione di salvezza "morale". Questo film, che fa fare alla saga un grande salto in alto (tanto che è da considerarsi uno dei migliori sequel mai realizzati), è meno drammatico e più avventuroso del primo, ed anche più avvincente, un po' meno tamarro e certamente più credibile nel rappresentare questo mondo post-apocalittico fatto di polvere e lande desolate. L'ambientazione è non a caso il punto di forza di questa pellicola. Ben riuscita è difatti la ricostruzione del mondo devastato dal conflitto: una distesa arida popolata per lo più da persone violente ed inselvatichite. Proprio quest'ultimo aspetto è reso molto bene, si percepisce infatti la sensazione tangibile di smarrimento e disorientamento che vivono i personaggi, persi in un'epoca di incertezze e violenze dove le uniche cose importanti sono la sopravvivenza e la benzina. A questo proposito ancora una volta, il potere è di chi ha i motori, o, meglio, il carburante per farli muovere: pertanto, di fianco ai bei costumi cyberpunk, vediamo una ricca moltitudine di moto, vetture, camion, etc., nonché armi anomale, ma comuni nell'iconografia del genere (doppietta trasformata in pistola con due colpi, boomerang, lanciafiamme). Il grosso del lavoro (il budget George Miller lo usa dannatamente bene) lo fanno gli inseguimenti, sempre gestiti in modo molto spettacolare e carichi di adrenalina (si possono infatti contare circa 40 incidenti nel film e non ce n'è uno dico uno che non lasci a bocca aperta e con la pelle d'oca, segno di un grande talento nel girare scene d'azione in modo perfetto). A funzionare è anche la scelta di depurarsi dall'influenza western e spingersi verso l'horror, appena può preferisce (il regista e la pellicola) infatti puntare sull'azione nuda e cruda (non lesinando così sulla crudezza degli scontri e sulla quantità di sangue e carne umana sparsi in giro per la pellicola). Nella norma le recitazioni: Mel Gibson è abbastanza convincente (al suo personaggio invece manca qualcosa, è il mistero, visto che il background che ne compone il carattere è ben noto, cosa che ne spezza un po' la forza). Malgrado i tanti miglioramenti rispetto a "Mad Max", questo secondo episodio ha anch'esso però dei difetti, in primis una sceneggiatura (esile) traballante e un po' inconcludente ed uno sviluppo a tratti ripetitivo. Altri demeriti sono una colonna sonora anonima (e in film del genere non è una cosa positiva) ed una recitazione scadente se escludiamo il protagonista. Malgrado ciò, Il guerriero della strada è però un gran bel film, il migliore dei tre, uno dei migliori film d'azione di sempre, assieme a Duel di Steven Spielberg uno dei thriller on the road meglio riusciti. Voto: 7,5

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