martedì 5 maggio 2020

The Nest (Il nido) (2019)

Titolo Originale: The Nest (Il nido)
Anno e Nazione: Italia 2019
Genere: Thriller, Giallo, Horror, Drammatico
Produttore: Maurizio Totti, Alessandro Usai
Regia: Roberto De Feo
Sceneggiatura: Roberto De Feo
Cast: Francesca Cavallin, Ginevra Francesconi, Carlo Valli
Gabriele Falsetta, Justin Korovkin, Maurizio Lombardi
Fabrizio Odetto, Massimo Rigo, Edoardo Rossi
Durata: 100 minuti

Horror d'atmosfera, esordio alla regia di Roberto De Feo.
Una giovane domestica scardina il mistero insondabile di una villa, dove un bambino paraplegico vive con la severa madre.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/05/2020 Qui - Una pellicola inaspettatamente bella passata sotto silenzio (se l'avesse girato qualche regista americano si sarebbe parlato di capolavoro), che ultimamente nella blogosfera sta riscuotendo consensi unanimi in positivo, e a ben vedere del tutto giustificati. Prodotto italianissimo (col quale il promettente Roberto De Feo debutta nel lungometraggio alla grande), The Nest è un lugubre crescendo ansiogeno all'interno di un tetro villone i cui abitanti vivono in apparente totale isolamento (tra questi un ragazzino paraplegico che dell'algida protezione della madre è quasi succube, almeno fino all'arrivo di una giovane cameriera, che lo scuote definitivamente). I motivi di tale scelta verranno svelati solo in un finale magari non esaltante ma comunque più che accettabile, chiusa intelligente di una storia i cui i tempi dilatati sono studiati alla perfezione, quindi funzionali all'accrescimento del mistero. Il regista infatti, costruisce il climax, lavorando quasi esclusivamente sull'atmosfera, con un'elegante messa in scena (in questo l'affascinante location italiana aiuta), componendo un microcosmo inquietante e sinistro, ed avvalendosi di un'estetica raffinata ma usuale (tra bambole spettrali, ambienti stranianti, interni che virano allo scuro, medici pazzi e un'algida dark lady), di un'efficace colonna sonora perfettamente calzante alla storia (una nota di merito a "Where is my mind" dei Pixies rifatta al pianoforte che è una delle cose più belle della pellicola) e di attori (c'è anche Maurizio Lombardi di The New Pope oltre a Francesca Cavallin) assolutamente in parte (su tutti i due giovanissimi con una Ginevra Francesconi anche molto dolce e carina), egli riesce a sorprendere. De Feo trasmette con inquietudine, un messaggio, forte e chiaro, di grande attualità, che legittima l'impianto narrativo: la velleità, di potersi chiudere in un mondo ideale, fuori dalle coordinate di spazio e tempo, e di riuscire a lasciare all'esterno tutto ciò che può far male. Ecco allora che The Nest diviene un inusuale, perturbante horror dell'anima, una metafisica e spaventosamente glaciale discesa negli inferi della coscienza e un'esplorazione fascinosa del tema del libero arbitrio, prestandosi dunque a molteplici chiavi psicanalitiche dalla robusta, efficacissima forza emotiva (c'è comunque da dire che il film non è proprio un film horror in senso stretto, la storia conduce verso l'horror, fino a quel momento tenuto nascosto, pronto ad esplodere, ma con il nerbo ben solido). The Nest non è un capolavoro e molte atmosfere paiono riciclate pedissequamente da pellicole senza dubbio superiori sull'argomento, ma De Feo si dimostra estremamente lodevole nell'inoltrarsi intrepidamente in questa storia macabramente lucente, crepuscolare e sottilmente tanto terrificante quanto cupamente abbacinante. Le debolezze sono i dialoghi e le interpretazioni talvolta eccessivamente enfatiche, inciampi da made in Italy che tuttavia non impediscono a Il Nido di raggiungere il suo traguardo: trattenerci e turbarci. Buone notizie con relativi segnali di vita da parte del thriller/horror italiano, bene, anzi, benissimo. Voto: 7

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