Post pubblicato su Pietro Saba World il 24/10/2019 Qui - Ancora un regista giapponese eccessivo e delirante, dopo i molti maestri (più o meno controversi) che il cinema del Sol Levante ci ha fatto incontrare negli ultimi 15-20 anni. Maestri (ma non dell'animazione) che ho scoperto ed ho conosciuto però solo nell'ultima decade. Un pensiero a certi film di Takeshi Kitano o di Takashi Miike è infatti inevitabile. A proposito di quest'ultimo, tornerà presto su questi schermi, con altre pellicole della sua filmografia, come succederà anche nel caso del regista oggi in oggetto. Parlo ovviamente di Sion Sono, che ho conosciuto tramite lo spiazzante ed incredibile horror Tag, che dopo averne lette da alcune parti, in modo positivo logicamente, ne ho voluto perciò scoprire qualcosa in più. Scoprire ciò naturalmente tramite la sua discreta (in termini numerici) filmografia. Cosa poi non così semplice, non perché complessa (soprattutto in termini tematici, e di questo ne dirò dopo) ma perché di difficile reperibilità, infatti nonostante sia uno dei più apprezzati esponenti della cultura giapponese moderna e uno dei cineasti contemporanei più dirompenti, nel nostro paese Sion Sono è noto solo ad una cerchia ristretta di spettatori e critici, e nessuno dei suoi film è mai stato distribuito in Italia, a parte alcune presentazioni alla Mostra di Venezia. Tuttavia ci son riuscito, con i sottotitoli certo, ma intatto rimane il valore del suo cinema, un cinema che, pur estremamente raffinato, tende alla "popolarità", nel senso più moderno: visionario, provocatorio e torrenziale, mescola psicanalisi e Grand Guignol, mélo e cultura pop, horror e politica, serial killer e dark ladies, Nouvelle vague e Tarantino, una lucida disperazione per il vuoto nel quale si trovano immersi i giovani d'oggi e una testarda impronta anarchica che lo porta a non ripetersi mai, a non ammorbidirsi, ad andare sempre oltre. Ebbene ho visto quattro dei suoi film (come da Promessa), tra i più importanti e conosciuti della sua filmografia, ma altri quattro, quasi sicuramente (ma che non saranno collegati alla Promessa per il 2020), vedrò l'anno prossimo. Intanto beccatevi questi qui e tenetevi forti, Sion Sono dopotutto è un degno erede di Miike, e suoi film si sa, pungenti e disturbanti sono.
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