martedì 31 maggio 2022

Diabolik (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2022 Qui - Non ho mai letto il fumetto italiano (il mio unico punto di contatto Arriva Dorellik del 1967, così per dire) ma da semplice spettatore mi sono chiesto se veramente la personalità del famigerato ladro sia cosi fredda, passiva e senza sentimenti, lo è, però non mi aspettavo che fosse pure un pochino fesso. Diabolik, ultima fatica dei Manetti Bros., tratto da uno dei primi episodi del fumetto, è un film che si preoccupa soprattutto di omaggiare l'opera partorita della mente delle sorelle Giussani, attraverso una messa in scena fedelissima alle tavole e che risponde ad una precisa volontà del duo in regia, una scelta tuttavia solo in parte riuscita, convinta e convincente. Il problema di Diabolik non è (solo) il miscasting (l'unica davvero ottima è Miriam Leone nei panni di Eva Kant), ne la bassa lega dei comprimari, ma il pathos che affoga minuto dopo minuto: troppo lento il ritmo, dilatato a causa di insistiti dialoghi e primi piani notevolmente stucchevoli. L'azione purtroppo latita, ed è un peccato, perché nell'incipit si intravede quanto si poteva spingere sull'artigianato di stunt ed effetti, ed invece Diabolik, supereroe senza poteri, resta una chimera per chi non conosce il fumetto. Nel complesso comunque il film è gradevole, ma mi aspettavo di più. Solamente una sufficiente trasposizione da parte dei Manetti Bros., che paradossalmente firmano con questo film il loro miglior prodotto. Voto: 6

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