martedì 17 maggio 2022

CODA - I segni del cuore (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2022 Qui - Questo è un film che si potrebbe etichettare sbrigativamente con l'aggettivo "carino", è fatto per scaldare il cuore e fare versare qualche lacrimuccia e ci riesce con discreto mestiere, ma se non fosse stato per i premi ricevuti (ne ha vinti tre) credo che non l'avrei sicuramente selezionato per una visione. Anche perché l'originale, I segni del cuore è infatti il remake (americano) de La famiglia Bélier, film del 2014 diretto da Éric Lartigau, mi era piaciuto tanto e non aveva di certo bisogno di essere "rigirato", già perché nonostante qualche cambio rispetto all'originale (dall'ambientazione rurale si passa a una cittadina che vive di pesca, il personaggio del fratello è qui più grande) rispecchia quasi pedissequamente le scene madri non aggiungendo alcunché di veramente memorabile, anzi, inferiore anche per la mancanza di momenti comici che ravvivavano il film orgogliosamente francese. Rimangono la potenza del messaggio sulla diversità e la bravura del cast (qui composto prevalentemente da attori senza udito, non lo è Emilia Jones, ma brava anche lei, anzi, la si apprezza particolarmente), ma è troppo poco per essersi meritato l'Oscar al miglior film (un film appunto carino, ma niente di più). E non lo meritava di certo l'originale per dire (all'epoca snobbato), ma sappiamo già che l'Academy a conto suo va, e che la non originalità premiata va, la qualità invece, di no mi sa. Voto: 6+

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