martedì 17 maggio 2022

Madres paralelas (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2022 Qui - Ci sono fondamentalmente due sottotrame in questo film. Quella minore non è sviluppata adeguatamente. Quella principale magari centra in parte la componente psicologica, ma utilizza dispositivi già abusati, oppure forzati e poco rilevanti, ma certamente prevedibili. Film quindi sottotono questo di Pedro Almodóvar, che non c'entra del tutto il bersaglio (sicuramente meno che in Dolor y gloria). Egli che ha i sui fans che digeriscono e amano tutto quello che fa. Io, pur non essendo fra questi, ne riconosco il talento e non perdo nessuna delle sue pellicole. Questo Madres Paralelas aveva tutti i presupposti per destare la mia attenzione, l'incrocio fra un dramma personale con il ricordo di un pezzo di storia drammatica spagnola. Purtroppo l'aspettativa è stata parzialmente delusa. Ha prevalso l'esercizio stilistico, con attrici perfettamente messe in scena (si parla di Penélope Cruz e Milena Smit, anche se nel caso della prima mi è sembrata esagerata la candidatura agli Oscar), il senso dei due drammi emerge in tutto la sua prorompenza, peccato che il tutto non sembra avere un senso compiuto. La complicità dei fatti è una forzatura e seppure col cuore in mano (perché il film è denso di emozioni) alla fine prevalgono i dubbi. In sostanza un film slegato, seppure con temi forti che il regista spagnolo ci mette davanti: la maternità, la morte di un figlio scambiato, una famiglia disgregata, il valore del ricordo, la dignità dei morti, lo sfogo saffico. Ma a parte questo la storia non appassiona come dovrebbe, il film si dimentica in fretta. Voto: 5,5

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