Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2022 Qui - Michael Bay è incorreggibile, indifendibile, ma anche una certezza se si
punta a spegnere il cervello e a godersi un marchingegno di sola azione
ed adrenalina. Per questo appare quasi inutile indignarsi se,
per citare uno degli esempi più plateali, per lui l'Italia dei centri
storici (in questo caso Firenze viene letteralmente messa a soqquadro da
una spericolata corsa in macchina senza fine) risulta rappresentabile
solo in quanto popolata da turisti utilizzati come birilli (e ci può
anche stare) e suore dai talari svolazzanti. Il re dello
stereotipo e dell'adrenalina a pelle se ne frega, e prosegue
imperterrito la sua strada tutta ostacoli ed accelerate, che si forgia
di scene d'azione tecnicamente strepitose, di tipi tosti belli,
intelligentissimi, onesti a fare da contraltare a cattivi così sadici da
suscitare quasi simpatia. E poi donne-virago sensualissime,
truccatissime, discintissime e letali come quelle della migliore
tradizione bondiana. 6
Underground si forgia di dialoghi deliranti ma anche spiritosi, spinti
ed
ironici che contribuiscono a rendere fragorosamente e
ruffianamente spumeggiante lo spettacolo usa e getta, prerogativa da
sempre di tutto (o quasi) il cinema del gradasso Bay. Condito da uno
humor evidente, il film si lascia guardare senza
grosse incertezze ma anche senza grande entusiasmo per colpa di alcune
prolissità evitabili. Cast ben assortito, con Ryan "Deadpool" Reynolds a ben tirare le fila. Voto: 6
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