Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2022 Qui - Forse sono stato una voce fuori dal coro per quanto riguarda il primo
Peter Rabbit, che mi era tutto sommato piaciuto. Molto ironico, un po' Paddington ma comunque godibile ad ogni età. Questo secondo episodio mi
sembra molto categorizzante in quanto a target, concentrandosi su un
pubblico giovane. Sicuramente il tema principale è la capacità o la
possibilità di rimanere se stessi senza snaturarsi. Stanco di essere
additato come personaggio negativo, Peter fugge insieme a un ladruncolo,
e iniziano le disavventure. Il film ha ancora nello humour un suo punto
di forza, seppure qui sia troppo infantile. La tecnica mista di live
action e CGI funziona ancora bene. Molto, troppo di già visto, qualche
tratto simpatico ma niente di che. Un sequel che riprende le fila del
capitolo precedente (squadra che vince non si cambia, Will Gluck torna alla regia, tornano anche Rose Byrne e Domhnall Gleeson, e Nicola Savino doppia ancora Peter), senza esagerare e senza grandi guizzi creativi, però
abbastanza fresco e godibile a vedersi. Voto: 6
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