Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2022 Qui - Una storia di
magia come nel più tipico stile disneyano, leggermente più
raffazzonata rispetto alla media come script (tutto ci viene
snocciolato in maniera molto basica ed è prevedibile dove si andrà a
finire) ma godibile e
interessante per il cambio di rotta che non vede
villain né vere minacce incombenti se non incomprensioni familiari da
risolvere (e che rischiano di distruggere l'equilibrio costituito).
Punto di forza è infatti il gioco delle complesse e conflittuali
relazioni
familiari, imperniate sul ricatto delle aspettative nei confronti di
figli e nipoti (di cui soffre la protagonista senza "talenti" magici).
Punto di debolezza è l'affidamento di spiegazioni a canzoni (certo molto
vivaci) dai testi poco decifrabili. In mezzo sta il politicamente
corretto che esalta l'ambientazione latino-americana ma in chiave più
esotica che etnica (con prologo storico poco comprensibile). Meglio
abbandonarsi al tripudio visivo che rende il film un vero "encanto". C'è
roba di cui avrei fatto a meno, poche le gag, ma soprattutto manca di
forza narrativa e di cuore (di Coco per esempio), manca tutto ciò che ci faceva mettere una cassetta Disney nel registratore 15 volte al giorno. A
mio avviso una visione (solo) discreta, fermo restando che la Disney ha
fatto di molto meglio. Difatti ci aveva abituati a prodotti di una
certa qualità e non solo quella visiva, è questo un passo indietro
quindi, ed io l'Oscar non gli darei. Voto: 6+
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