Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2022 Qui - Non il brutto film che si prospettava, che molti hanno ritenuto essere, anche se riuscito solo in parte.
E' un thriller d'ambiente dove il telefono la fa da padrone, con poca
azione e tanti dialoghi come al cinema se ne sono visti parecchi (da "il
terrore corre sul filo" al danese "il colpevole", tutti per la verità
superiori a questo) e che riesce ad accendere spesso l'attenzione dello
spettatore grazie al bel lavoro da villain di un inedito Sergio
Castellitto. Certo, Lorenzo Richelmy nella parte del DJ smargiasso è una
mezza chiavica e Anna Foglietta è prigioniera di un personaggio scritto
coi piedi, ma a consuntivo la pellicola è più che positiva, con un
finale in linea con il racconto esposto. Godibile, sceneggiatura migliorabile, buoni spunti di riflessione. Voto: 6
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