Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2022 Qui - Questo film di Leonardo Di Costanzo ha il merito di volere essere, e di
riuscire ad essere, uno spaccato realistico della vita carceraria, al di
là dei molti stereotipi che spesso dipingono questo mondo. Il rapporto
speciale che nasce tra Gaetano e Carmine (che porta, loro malgrado, i
due a confidarsi e a specchiarsi l'uno nell'altro) ci spinge a capire
che tutti gli esseri umani sono uguali, a dispetto del ruolo anche
opposto che rivestono all'interno della società. Il film ha uno
svolgimento meditato e interessante, appoggiandosi alle rimarchevoli
interpretazioni di Toni Servillo e Silvio Orlando, ma il finale, che
arriva imprevisto a troncare di botto la narrazione, lascia come
l'impressione di un discorso non del tutto risolto. Nonostante ciò, salvificamente riuscito. Voto: 6,5
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