Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2021 Qui - Their Finest (tratto dal romanzo Their Finest Hour and a Half di Lissa Evans e ribattezzato in italiano L'ora più bella, da non confondere con L'ora più buia, anche se paradossalmente di Dunkerque si parla ugualmente) propone un soggetto interessante: la macchina del cinema durante il periodo bellico. La curiosità di osservare l'impostazione di certe pellicole in un momento difficile come quello della guerra, per farsi anche veicolo di propaganda. Un film (a metà tra il dramma e la commedia, regalando massicce dosi di emozionalità, non solo amorosa) che ha nella coralità del cast il suo punto forte, Gemma Arterton e Bill Nighy in primo luogo. Un film (diretto da una regia senza grosse pecche, da Lone Scherfig) mai retorico o sopra le righe (cosa per niente scontata quando si ha come sfondo la guerra), che tratta inoltre con intelligenza la tematica dell'emancipazione femminile. Però è un film che sembra perdere il suo punto focale in sotto-trame ridondanti e poco utili rispetto alle aspettative del soggetto iniziale. Si lascia guardare con piacere, ma nulla di più. Voto: 6
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