Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/08/2021 Qui - Interessante western europeo (girato in Irlanda), sporco, cupo, fangoso e pieno di morti nonostante la violenza non sia affatto il fil rouge della pellicola, più improntata a portare a galla le contraddizioni di una società incapace di autogovernarsi. Il mito della frontiera tra canti religiosi e uomini senza scrupoli viene messo alla berlina mostrando il lato più oscuro di una nuova possibilità nata dalla violenza, che dalla stessa trae sostentamento venefico in un viaggio verso la coabitazione pacifica assolutamente utopico. Protagonista è il bravo Emile Hirsch, becchino di una piccola cittadina, in cui l'arrivo dello spietato Dutch Albert e dei suoi sgherri, gentaglia dal grilletto facile, permette all'uomo di fare denaro a palate. La mancanza di scrupoli però gli si ritorcerà contro nel momento in cui i malavitosi prenderanno di mira lui e la sua famiglia. Ivan Kavanagh realizza un lavoro allergico agli eroi di frontiera, aderendo ad un crepuscolare realismo che ben si sposa con gli ambienti depressi, inoltre azzecca un villain decisamente malvagio a cui dà corpo con consumato mestiere un diabolico John Cusack (era da un po' che non ne imbroccava una). Un buon film direi, avvincente al punto giusto. Peccato per il finale che lascia forse troppe cose aperte. Ed un po' di cura nei dettagli e un pizzico di attenzione in più nella sceneggiatura avrebbero senz'altro giovato alla votazione finale. Voto: 6+
Nessun commento:
Posta un commento