Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/08/2021 Qui - Ma chi me l'ha fatto fare! A partecipare? No, certo che no, anzi, è stato e sarà sempre un privilegio ed un piacere partecipare (per la sesta volta, e consecutiva, in otto edizioni compresa questa) alla Notte Horror, classica rassegna cinematografica estiva della blogosfera, e sempre ad opera della famosa combriccola di blog cinefili di cui giustamente faccio parte, ma a scegliere di vedere il film che ho scelto di vedere. Un film che potete vedere gratuitamente anche adesso, dopo aver letto questo mio post e prima che la serata continui alle 23 con il secondo partecipante di stasera, che sarà Director's Cut con Freaks, su VVVVID (basta registrarsi), ma che paradossalmente sconsiglio di vedere, infatti l'unica volta che una possibilità per tutti c'era, è la volta sbagliata. Certo, se si entra nell'ottica del B-movie ottantesco (o dovrei dire Z-movie), ci si può pure divertire, ma Creepozoids è talmente brutto che, da qualunque punto di vista lo si guardi, è una disfatta di Caporetto. Che poi in verità questo film nelle linee guida della rassegna entra e ci sta a pennello, preferibilmente anni 70-80-90, è del 1987, obbligatoriamente horror, ne riesce a cogliere il significato letterale del termine, nel senso che fa a dir poco raccapriccio per quanto è brutto, tassativamente tamarrata, è talmente trash che è stato diretto (quando la Asylum ancora non esisteva) dal Re del trash, da un certo David DeCoteau che di film così ne ha fatti (e ne fa ancora) a centinaia, quindi meglio non potevo scegliere, tuttavia mai mi sarei aspettato di vedere una trashata di questo genere e portata, che paradossalmente qualcosa ha di buono.
Sì, che dura solo 68 minuti, fortunatamente, così poco che alla fine, pazzesco sì, grandi rimpianti non ci sono, incredibilmente si ride, stranamente si prova disgusto, paradossalmente non ci si annoia. Ma soprattutto è un'ottima lezione di cinema su cosa non fare quando si gira un film. A partire dalle ambientazioni davvero scarne e improvvisate sul momento (con un budget di circa $ 150.000, il film venne girato in un magazzino di Los Angeles in soli 15 giorni), David DeCoteau dirige con mano ferma un'improbabile situazione post-apocalittica (cause e motivazioni non comprese nel pacchetto, che il mondo sia finito ce lo dice una didascalia, non si vede mai un paesaggio devastato) e tira a campare per tutta la lunghezza del lungometraggio con qualche nudo ben piazzato, una manciata di scempiaggini sparse qui e là e un gradevole senso dell'orrido che, contro ogni pronostico, trascina lo spettatore al termine della visione. Si supera più volte la soglia della decenza, ma è divertente. C'è un mostro simil-Alien che attacca dei disertori, alcuni muoiono vomitando liquami, altri si trasformano. La presenza di (ridicoli) topi giganti ricorda il ben migliore Rats - Notte di terrore di Bruno Mattei. Nel finale c'è anche un Baby killer (animatronico, ma la stop motion sarebbe stata più fluida). Insomma, la logica non è di casa, ma il film dura, come detto, pochissimo e la regia di David DeCoteau era ancora accettabile. Infatti, se confrontato con le porcherie che gira oggi, aveva un estro non indifferente da fantahorror da "cassonetto", perlomeno splatter, un po' zozzo e divertente (con delle chicche memorabili).
Egli che, a quel tempo girava probabilmente il suo miglior film, tra piogge acide, macerie, assalti di giganteschi roditori ed effetti splatter, inserisce non a caso una scena di spogliarello: ad interpretarla è Linnea Quigley (qui, anche produttrice esecutiva del film), la stessa attrice che due anni prima si era spogliata sul set de Il ritorno dei morti viventi. In tal senso gli attori sono veramente irritanti e antipatici, tolta quest'ultima ovviamente, che almeno mostra le sue tette ed aumenta (seppur di poco) l'interesse. Che poi il resto del cast è composto da nomi semi-sconosciuti, ma l'unico nome menzionabile è clamorosamente quello di un'attrice successivamente affermatasi come attrice pornografica, è Ashlyn Gere, qui sotto lo pseudonimo "Kim McKamy". Peccato comunque, apprezzo i film post apocalittici ma questo prodotto è davvero modesto con poche idee e sfruttate male. Sconclusionato, poco originale, sviluppato per di più in modo prevedibile e con scene ed "effetti speciali" (se così si possono definire) poco curati e, sotto molto aspetti, anche ridicoli e grotteschi, eppure genuini, mediocri sì ma piuttosto divertenti. Insomma, non male se si mette da parte troppa severità nel giudicare il tutto. Nel genere postatomico ho visto di molto peggio. E appunto, contando che alla regia c'è il pessimo DeCoteau, contando che è a basso budget, direi che il film non è poi così brutto come può sembrare, anche se lo è poi veramente. Musiche elettroniche tipicamente anni '80, trama ridotta all'osso, una locandina senza senso, sembra Ercole contro Alien. Creepozoids naturalmente non è un film per tutti, ma se vi piacciono gli Z-movie senza senso vi consiglio (sempre che vogliate farvi male) di non perdervelo. Voto: 4
Ecco il bannerone completo e successivamente i link ai post di quelli che hanno già partecipato (in seguito metterò tutti gli altri).
Cooking Movies (Get Out)
In the mood of cinema (L'aldilà)
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