Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/08/2021 Qui - Deludente pellicola da un regista da cui ci si aspetta sempre qualcosa in più (dopotutto ha sfornato dei capolavori, lui che ultimamente con Benvenuti a Marwen fece un buon lavoro). Robert Zemeckis anche sceneggiatore insieme a Guillermo Del Toro (con un Alfonso Cuarón in più come produttore) provano a rinvigorire il romanzo di Roald Dahl aggiornandolo al giorno d'oggi con delle aggiunte random nella trama, ma il risultato, al di là della confezione lussuosa, delude. E' la regia ad essere poco incisiva e lo scontro, seppur per gran parte a distanza, tra la Octavia Spencer e la Anne Hathaway non riesce a essere incisivo più di tanto. L'interpretazione della prima è lodevole, anzi, insieme agli effetti visivi (che però rischiano di mangiarsi tutto il film) le uniche cose che si salvano, quella della seconda purtroppo no, snervante nel suo overacting eccessivo. Come al solito è la presenza di Stanley Tucci a portare qualche momento di frivolezza gradevole. Molto infantile e poco divertente è infatti questa storia di streghe e topini. Non si capisce dove voglia andare a parare (non si capisce a chi dovrebbe rivolgersi), una trama (appunto) flebile senza sorprese e tante ingenuità. Il problema di questo film è che non mi ha suscitato nessuna emozione, né paura, né divertimento, né suspense, non ricordo bene la trasposizione cinematografica precedente (quella del 1990), ma scommetto fosse migliore di questa nuova (non necessaria) versione. Peccato perché io a Del Toro e a Zemeckis vorrei pure bene, e tanto, ma questo è, un quasi fallimento. Voto: 4,5
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