Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2021 Qui - Se visivamente si ha poco da eccepire, vista la confezione che Hou Hsiao-Hsien (questo il suo primo film che vedo) imbastisce e propone, non si può invece esaltarsi per quanto riguarda l'iter narrativo che in molti frangenti risulta estremamente lento, tanto da distrarre e confondere chi guarda. Il coinvolgimento inevitabilmente ne risente e The Assassin non riesce ad essere incisivo e interessante quanto avrei voluto, non facendomi godere appieno della storia. La sufficienza è meritata per il comparto visivo che si fa preferire, compresa l'avvenenza e la bravura di Shu Qi, ma il racconto non mi ha particolarmente convinto. Un film di cappa e spada in cui i combattimenti sono brevissimi ed accessori, violenza stilizzata e coreografica, totalmente funzionale alla sinfonia visiva che si para di fronte ai nostri occhi. Eppure, l'impressione finale è che anche il film, non solo gli scontri armati, manchi di sangue e carne dolorante. Un arazzo che stupisce, ma non si imprime negli occhi, una rarefatta parabola filosofica che ci colpisce, ma non ci lascia feriti in "poltrona". Voto: 6
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