Titolo Originale: Mio fratello rincorre i dinosauri
Anno e Nazione: Italia 2019
Genere: Drammatico
Produttore: Isabella Cocuzza, Arturo Paglia
Regia: Stefano Cipani
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci
Cast: Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese, Francesco Gheghi
Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni, Roberto Nocchi
Rossy De Palma, Gea Dall'orto, Mariavittoria Dallasta
Edoardo Pagliai, Saul Nanni, Sara Lacitignola
Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni, Roberto Nocchi
Rossy De Palma, Gea Dall'orto, Mariavittoria Dallasta
Edoardo Pagliai, Saul Nanni, Sara Lacitignola
Durata: 95 minuti
Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese in una pellicola di formazione di Stefano Cipani.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2020 Qui - L'aspetto più interessante dell'opera (scritta a quattro mani da Fabio Bonifacci e dallo stesso Giacomo Mazzariol, autore del libro omonimo, diretta da Stefano Cipani) non è tanto il messaggio a favore della diversità, posto in modo non così problematico e a stretto confine con lo slogan, quanto il percorso di crescita di Jack (il fratello) che fa una scelta sbagliata, da cui non può tornare indietro, e deve assumersene la responsabilità e affrontarne le conseguenze. Mio fratello rincorre i dinosauri non è un film che si piange addosso. Non è un film su quanto ardua sia l'esistenza quando a farne parte, nel proprio piccolo, è una persona con sindrome di Down. Ne è, anzi, il racconto più semplice, quello di un ragazzo e della crisi adolescenziale, che va mischiandosi alle preoccupazioni per un fratello che saprà dimostrarsi ben meno indifeso di quanto aveva pensato, che saprà dimostrarsi un vero supereroe. Tutto molto pedagogico, lineare e messo in scena senza troppe sfumature, ma anche scorrevole e immediato. Francesco Gheghi e Lorenzo Sisto, i due giovani attori protagonisti, sono così in sintonia e a loro agio davanti alla macchina da presa che finiscono per oscurare la presenza di Alessandro Gassman e Isabella Ragonese. Peccato per alcune eccessive semplificazioni, approssimazioni e per una scansione delle immagini un po' televisiva. Il film però arriva dove vuole arrivare, dritto al cuore. Un film che si lascia guardare, mostrandoci una quotidianità "diversa" che permette di riflettere sorridendo, trasformando gli iniziali sguardi compassionevoli in ammirazione. Ci sta il paragone con Wonder, ma quest'ultimo rimane comunque un bel gradino sopra. Voto: 6+
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