venerdì 31 luglio 2020

Taj Mahal (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2020 Qui - Una pellicola, una storia, caratterizzata da una recitazione fredda e distaccata dove gli attori (colpa, forse, di una sceneggiatura piatta e di una regia priva di sussulti che si limita a raccontare, a suo modo, purtroppo sommariamente e con poca forza, uno specifico fatto di cronaca avvenuto a Mumbai nel 2008 che provocò numerose vittime) fanno il loro compitino e basta, senza trasmettere emozioni, senza far partecipi lo spettatore di quelle sensazioni di sconforto, paura, tensione e smarrimento che inevitabilmente una situazione limite come un attentato terroristico si porta dietro. Inverosimile in molti momenti, imbarazzante in altri (tutto il personaggio dell'italiana in luna di miele, interpretato da Alba Rohrwacher, è un inutile riempitivo già visto mille volte), calato sulle spalle ancora fragili di una giovane attrice (la bella Stacy Martin, che poi è l'unico motivo per cui ho visto questo film) che da sola regge quasi tutto il film, senza riuscire a convincere del tutto, il film di Nicolas Saada (che enfatizza alcune situazioni che perdono così credibilità) fallisce anche per il tentativo di risolvere il film d'azione in un finale di introspezione psicologica, per insegnarci che, da una simile esperienza, se ne esce definitivamente cambiati. Sicuramente è così, ma ci sarebbe voluta ben altra sceneggiatura perché questo concetto si trasmettesse allo spettatore, che a fine visione rimane un po' infastidito da un film che non sembra avere una meta precisa. In ogni caso, film probabilmente guardabile ma poco coinvolgente. Voto: 5

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